Non è stata ancora risolta la paradossale questione legata alla vendita dei biglietti ai sostenitori del Messina, che resta incredibilmente bloccata nonostante il match dovrà disputarsi ormai tra poche ore. Poco prima di mezzogiorno vi è stato un colloquio telefonico tra i due sindaci, Giuseppe Falcomatà e Renato Accorinti.
Il primo cittadino calabrese ha prospettato infatti al collega una nuova ipotesi legata al trasferimento dei tifosi messinesi. Per limitare al minimo i rischi di ordine pubblico l’Amministrazione ha chiesto infatti l’autorizzazione all’impiego della tratta che collega Tremestieri con Reggio Calabria, anziché la tradizionale che porta dalla Rada San Francesco a Villa San Giovanni. In questo modo i mezzi dell’ATAM dovrebbero coprire un percorso più breve, scongiurando la necessità di trasportare i tifosi giallorossi da Villa al “Granillo”.
Accorinti si è dichiarato disponibile a firmare una deroga o un apposito decreto, che consenta l’utilizzo degli approdi di Tremestieri. Si tratta comunque di una corsa contro il tempo, dal momento che alle 19 la prevendita dovrà obbligatoriamente chiudersi, in virtù delle imposizioni della Lega Pro, in cui Acr Messina e Palazzo Zanca sono soltanto spettatori interessati ma impossibilitati ad operare, dal momento che le decisioni verranno prese sulla sponda opposta dello Stretto.
Dal momento che era evidente che non sarebbe stato possibile organizzare in un week-end una simile trasferta, è stato probabilmente un azzardo fissare i due derby a distanza di appena quattro giorni tra di loro ed i sostenitori del Messina rischiano di pagare cara la disorganizzazione mostrata dalle autorità calabresi. I club organizzati non possono far altro che iniziare a raccogliere le prenotazioni, nella speranza di ottenere in extremis l’agognato lasciapassare per la stampa e la vendita dei tagliandi. Anche i disservizi tecnici lamentati da Listicket appaiono a questo punto fuorvianti.
A fare chiarezza infatti è Francesco Silvio Campolo, il responsabile per l’ordine e la sicurezza pubblica della Prefettura di Reggio Calabria, che abbiamo contattato telefonicamente. Il dirigente ai nostri microfoni ha chiarito che “nella giornata di sabato 23 maggio è arrivata la determinazione dell’Osservatorio, che ha autorizzato la trasferta da Messina. Ma dal Ministero non è invece mai arrivato l’ok del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, che abbiamo nuovamente sollecitato in mattinata. Sulle ipotesi prospettate dal sindaco Falcomatà non posso dirvi nulla, anche perché l’ultima parola spetta al Prefetto di Reggio Calabria”.
Il documento del Comitato di Analisi viene infatti ritenuto indispensabile per l’apertura del settore ospiti. Paradossi di una burocrazia infinita, per la quale non è più vincolante il parere dell’Osservatorio, che solitamente è l’ultimo organo a doversi esprimere. Qualcuno dovrebbe spiegare però perché la vendita dei biglietti ai sostenitori del Messina è stata avviata (un centinaio quelli che si sono assicurati un posto al “Granillo”) e successivamente bloccata.
L’annunciata partenza per la Calabria di centinaia di sostenitori giallorossi, sprovvisti di biglietto, rischia paradossalmente di creare più problemi di quelli che le Autorità competenti avrebbero voluto evitare. Conseguenze inevitabili del consueto eccesso di burocrazia.