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Dopo una carriera spesa tra C e D, si ritrova adesso in Eccellenza per ricominciare praticamente da casa. Tra i rinforzi di lusso del Camaro che sta nascendo c’è Daniele Ancione, reduce dalle quattro stagioni alla Pianese, condite da ben 20 reti: “Ho scelto di avvicinarmi a casa, sposando il progetto di una società ambiziosa che ha voglia di crescere e migliorarsi. Vengo da quattro anni in Toscana, vissuti in una società seria. E’ stata un’esperienza molto importante per la mia carriera”.
Nel curriculum del centrocampista offensivo classe ’83 anche la maglia dell’FC Messina, indossata nel 2008-09 in una delle stagioni più travagliate di sempre: “Quell’anno a Messina, dopo la Serie B e la ripartenza dalla D, c’era ancora Franza. Poi a marzo ci fu il fallimento del club. La città, purtroppo, si sta abituando a queste brutte storie”.
Per lui anche una lunga esperienza in provincia, proprio agli inizi: “I primi quattro anni della mia carriera (in C2 tra il 2002 ed il 2006, ndr) – aggiunge Ancione – sono stati all’Igea Virtus. Sono stato lì a farmi le ossa, ma ero sempre di proprietà il Messina”.
Il presente è il Camaro ed un campionato di Eccellenza tutto da vivere: “Sono campionati difficili, in ogni partita c’è da lottare e sacrificarsi, bisogna pensare di settimana in settimana. A livello personale spero di far bene, ma è la squadra quella che conta maggiormente. Nel 4-3-3 posso ricoprire più ruoli, è un modulo che mi piace”.
Sull’avvio dell’esperienza in neroverde svela: “Ero venuto qui ad allenarmi per qualche giorno nell’ottica di un trasferimento, poi ho avuto un impatto positivo col mister ed il presidente. Ho visto subito un gruppo ben affiatato e la società si sta muovendo bene sul mercato, con ritocchi di qualità. Ci sono tutti i presupposti per disputare un bel campionato e togliersi delle soddisfazioni”.