Vincenzo Nibali è davvero sulla bocca di tutti. Lo dimostrano le dichiarazioni del presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ai microfoni de “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento. “Il futuro degli arbitri in Italia? Lo vedo positivo, la formazione oggi è abbastanza omogenea e chi non ce la fa lascia spazio. Come Nibali in montagna: chi ha le gambe resta, chi non ce la fa lascia”.
Il capo dei fischietti italiani è entusiasta del rendimento dei suoi uomini, a dispetto delle critiche giunte da diversi addetti ai lavori: “Speriamo di goderci ancora per un po’ di tempo degli arbitri di vertice come Orsato, Rocchi, Rizzoli e Mazzoleni. I dieci internazionali sono stati di esempio ma sono emersi personaggi come Irrati e Di Bello, giovani che sono ansiosi di ben figurare. Il ricambio generazionale è però garantito, abbiamo arbitri all’altezza: è chiaro che se si lavora sui giovani è una scommessa e se su dieci ne arrivano otto, è un grande risultato”.
Annunciate anche le novità della prossima stagione: “Le vedremo all’Europeo: tra queste, quelle di soccorrere in campo, per evitare le perdite di tempo, chi resta a terra per un fallo ricevuto da un giocatore che merita la sanzione disciplinare. Un protocollo da definire con l’International Board della Fifa“.