Dopo il ds Argurio, il dg Manfredi e i quattro componenti degli uffici comunicazione e marketing (Fiumanò, Formisano, Lazzarano e Forzano) si congeda dall’ACR Messina anche l’intero staff medico. Nella mattinata di mercoledì, infatti, il responsabile Francesco Petralito, il medico sociale Pierluigi Consolo e i fisioterapisti Rosario Cutuli e Giuseppe Frisone hanno inviato le proprie dimissioni al presidente Natale Stracuzzi. La proprietà ha già annunciato che è in corso una ristrutturazione societaria, invitando ad avere pazienza ed è evidente che a questo punto verrà rinnovato l’intero staff dirigenziale e buona parte di quello tecnico.
Ad annunciare il suo addio è proprio Petralito: “Con dispiacere e amarezza abbiamo preferito farci da parte. Speravamo di poter festeggiare diversamente il risultato insperato conquistato sul campo, un ottavo posto da incorniciare, considerato che si è ripartiti da zero. La società ha saputo restituire un’immagine positiva del Messina e non ci aspettavamo l’epilogo di questi giorni”.
La stagione ormai conclusa è stata ricca di insidie: “Siamo partiti senza avere svolto la preparazione estiva. Abbiamo incontrato enormi difficoltà nella gestione degli infortuni, anche per la penuria di campi di allenamento disponibili, che ha sicuramente inciso. L’assenza forzata di Labonia, la squalifica di Arturo Di Napoli, le voci sul calcioscommesse hanno creato ulteriori scompensi, ma abbiamo comunque dato il massimo. È ovvio che la società non ha responsabilità in tal senso ed il presidente Stracuzzi con me è sempre stato un signore”.
I malumori emersi già a febbraio con le dimissioni in massa, poi rientrate, e ripresentate a fine campionato, sembrano però avere pesato: “Non c’è stato più dialogo tra dirigenza e proprietà e ci siamo sentiti un po’ abbandonati a noi stessi. Ringrazio tutti per l’opportunità, sono tornato nel Messina con grande entusiasmo dopo sette anni di assenza. Non è stato semplice conciliare questo impegno con l’attività di studio, in ospedale e l’Orlandina Basket, con cui dovrei prolungare la collaborazione anche per il prossimo campionato di serie A”.
Petralito non nasconde il rammarico per un’avventura che si conclude prematuramente, rispetto alle sue aspettative iniziali: “Lasciare un posto così prestigioso non è facile ma l’ambiente non era più sereno. È una scelta dolorosa, come quando dopo dieci anni lasciai Lo Monaco, con cui avevo lavorato tra Acireale, Catania e Milazzo. Mi aspettavo delle risposte, che non sono arrivate in queste settimane. Sarei pronto a ricominciare, ma con altre garanzie”.
L’ormai ex responsabile dello staff medico dell’ACR chiarisce che sulla scelta non ha comunque inciso il mancato esito positivo della trattativa con il gruppo Barbera: “Peccato che non si sia verificato, ma questo mi interessa poco e non mi compete. Di certo al Messina serve ora un nuovo progetto”.