Ad originare ottimismo in casa Messina non c’è soltanto lo strepitoso stato di salute dei peloritani, nel 2014 la squadra più in forma del girone insieme alla Casertana capolista. Se il mercato ha garantito la necessaria scossa ad un gruppo scottato e sorpreso dalla competitività di un torneo livellato e superiore alla D sia per la qualità degli under che degli over adesso è anche il calendario a dare una mano alla truppa di Grassadonia. Al di là della cautela d’obbligo in un’annata caratterizzata per mesi da difficoltà inattese, il fattore San Filippo potrebbe rivelarsi determinante. A nove giornate dal termine i biancoscudati hanno l’innegabile vantaggio di poterne disputare cinque tra le mura amiche.
Tre gli scontri diretti contro avversarie che contendono ai giallorossi l’agognato approdo nella prossima C unica. Alla sfida di domenica con il Chieti, formazione in salute ma sulla carta comunque inferiore ai siciliani, seguiranno quelle con Melfi e Vigor Lamezia, in trasferta. Tre gli incroci con formazioni che sembrano invece avere già in cassaforte un posto al sole, ovvero Casertana, Cosenza e Teramo: i campani, già allenati da Grassadonia ai tempi della serie D, saranno di scena al San Filippo, dove sono stati ospitati invece all’andata silani ed abruzzesi. Il confronto con i rossoblu si giocherà con 48 ore d’anticipo come già avvenuto allo “Zaccheria” e l’auspicio dell’ambiente è quello di potere vivere un’altra serata simile a quella di Foggia. Tra qualche giornata le battistrada potrebbero avere già virtualmente acquisito l’obiettivo stagionale e le maggiori motivazioni rivelarsi determinanti per un Messina affamato.
Potrebbe rivelarsi una formalità la gara con il Gavorrano fanalino di coda, distante ben dieci lunghezze dai play-out, che sembrano un miraggio per una formazione che in trasferta non ha mai vinto, realizzando la miseria di due reti in dodici gare lontano dalla Toscana. Più vibranti potrebbero essere le sfide con Sorrento e Martina, che tentato una difficoltosa risalita anche grazie agli innesti del mercato invernale: entrambe saranno però di scena in Sicilia. Lo staff di Grassadonia, per il quale la tensione deve restare comunque elevatissima, come dimostra l’ennesimo silenzio stampa imposto al gruppo di concerto con la proprietà, può pensare positivo anche grazie alla grande profondità della rosa.
Alla ripresa della preparazione hanno lavorato in gruppo anche i lungodegenti: da Caturano, assente da più di un mese dopo l’infortunio accusato ad Arzano, al caraibico Zaine, che non ha ancora potuto debuttare, da Quintoni a Buongiorno. Nel corso della settimana precedente era già stato recuperato De Vena, impiegato nel finale a Poggibonsi. Neanche le squalifiche di Pepe e Iuliano sembrano quindi rappresentare un cruccio insostenibile per un Messina rinvigorito nello spirito e nel morale.