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Messina

Anche Bertotto potrebbe lasciare. Non c’è più feeling con la proprietà del Messina?

Anche Valerio Bertotto potrebbe presto lasciare il Messina. L’allenatore torinese, dopo l’esonero del direttore sportivo Vittorio Tosto, ha avuto un lungo confronto con la dirigenza peloritana. La società, anche per motivi di natura economica, confida nelle dimissioni dell’ex trainer della Rappresentativa di Lega Pro e della Pistoiese, che potrebbe però attendere di essere sollevato dall’incarico da parte del club, com’è già accaduto con il dirigente calabrese. L’addio non è stato ancora formalizzato e non a caso nel tardo pomeriggio si è svolta regolarmente la seduta pomeridiana di allenamento, guidata regolarmente da Bertotto.

Bertotto
Anche Bertotto lascia Messina: addii a catena alla vigilia dell’inizio del torneo

Sembra di essere comunque ai titoli di coda di un rapporto che aveva preso una brutta piega già nelle scorse settimane. I primi screzi con la proprietà del Messina sono stati legati al mancato impiego nelle prime amichevoli estive del difensore Fabrizio Filistad, legato da parentela al presidente Natale Stracuzzi. Lo staff tecnico non lo ha ritenuto invece adeguato a un torneo competitivo come quello di terza serie. Negli ultimi giorni ds e allenatore hanno ritenuto già coperto dagli ingaggi del franco-serbo David Manuel Milinkovic e del talento romanista Jacopo Ferri il ruolo di esterno d’attacco. Nonostante ciò la proprietà ha sponsorizzato invece a più riprese il nome di Giuseppe Madonia, ex Akragas e Matera. Da qui i nuovi dissidi, sfociati nell’allontanamento di Tosto.

A poco più di una settimana dall’esordio in campionato, previsto al “Franco Scoglio” contro il Siracusa, l’ACR è letteralmente sprofondato nel caos. L’impressione è che dopo Lorenzo Burzigotti (già accasatosi al Gubbio) e Carmine Giorgione (destinato a cambiare aria per motivi familiari) possano lasciare anche i calciatori approdati in riva allo Stretto in quanto legati alle ex bandiere di Empoli e Udinese. Il centrocampista Gianluca Musacci, i tanti under già guidati nelle giovanili azzurre da Bertotto (come Ricozzi e Brunori) o over di spicco come lo stesso Milinkovic e Demiro Pozzebon avevano sposato il progetto che gli era stato prospettato da Villari, Tosto e Bertotto. Adesso nessuno di loro fa più parte del progetto ACR Messina. Logico attendersi possibili contraccolpi. L’ottimo lavoro svolto nel corso dei due mesi estivi è stato di fatto vanificato dalle scelte della proprietà, che potrebbe essere chiamata ancora una volta a ripartire da zero.

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