Prima gara amichevole della nuova stagione per il Cus Catania, a meno di un mese dall’inizio del campionato di C Silver 2015/2016. La formazione catanese ha affrontato il Basket Giarre (per la cronaca hanno prevalso i giarresi per 59-69). In attesa del rientro di Gianluca Selmi e senza i “senior” Maurizio Grasso e Max Porto, quella di ieri è stata la prima occasione per vedere all’opera i nuovi innesti Stefano Caltabiano e Jay Rivers, ex PGS Sales. A prescindere dal risultato, meramente indicativo in gare come questa, i ragazzi di coach Malagò sono apparsi ancora un po’ lenti in attacco e disattenti in difesa, quantomeno nella prima parte del match. Oltre al solito grande apporto fornito da Santonocito e Lo Faro si sono avuti segnali incoraggianti anche da Gabriele Bonaccorsi, al rientro dopo la rottura del crociato che lo aveva tenuto fermo dai primi di febbraio. Buona prestazione offerta anche da Daniel Arena e da Luciano Abramo, integrati in pianta stabile in prima squadra dopo l’esperienza dell’anno passato ad Acireale. Era solo la prima amichevole, oltretutto in piena preparazione atletica ed è normale che i meccanismi difensivi, così come quelli offensivi, siano da migliorare; questo ha permesso agli avversari di gestire il vantaggio nel corso di tutta la partita, nonostante un accenno di rimonta da parte del Cus a metà del terzo quarto. Ci sono però tutti i presupposti per far bene perché i ragazzi, chi più chi meno, hanno dimostrato che potranno sicuramente dire la loro in un campionato difficile, una volta trovato il giusto affiatamento e dopo aver perfezionato i movimenti in campo.
Infine, un bentornato nella famiglia del Cus Catania a Claudio Salvia e Giuseppe Guadalupi, che andranno a completare lo staff tecnico della prima squadra insieme a Rubens Malagò. Un “in bocca al lupo” anche a Daniele Balbo, che si occuperà del gruppo 99’-00’.
Al termine dell’amichevole entrambe le squadre hanno cenato insieme in quello che nel rugby verrebbe definito “terzo tempo” ma che, per l’occasione, forse è meglio definire “quinto quarto”.