Un ritorno speciale. La Top Spin Messina WatchesTogether riabbraccia Antonino Amato. L’atleta palermitano, proveniente dalla Marcozzi, è stato il terzo innesto annunciato dal club del presidente Giuseppe Quartuccio in vista della prossima stagione seguendo quelli di Stoyanov e Giovannetti. Per Amato, che ha siglato un biennale, è arrivato un momento che attendeva sin da quando nel 2020 aveva lasciato la Top Spin, dopo quattro stagioni indimenticabili e altrettanti trofei da protagonista, su tutti il primo storico scudetto che aveva aperto la strada al “Triplete”: “Lo avevo detto in passato in altre interviste che sarebbe stato soltanto un arrivederci. Mi sento di nuovo a casa, come se fossi tornato dove dovevo stare. In questi anni ho lavorato tanto anche in funzione di questo, aspettavo di tornare alla Top Spin, il top club in Italia”.
Un legame unico. Il rapporto con la società, i coach e i compagni di squadra va infatti ben al di là del tennistavolo: “Proprio questo è il segreto ed è quello che mi è mancato in questi anni. Non tanto l’aspetto sportivo, perché a Cagliari mi sono trovato veramente bene e mi hanno supportato anche in momenti duri della mia carriera, però qui c’è un legame che va al di fuori del tennistavolo, soprattutto con la famiglia Quartuccio”.
I prestigiosi risultati ottenuti nell’ultimo anno, dal successo a Terni nel secondo Torneo Assoluto della stagione ad alcune affermazioni di rilievo in campionato, come quella su Gacina dell’Apuania Carrara, hanno dato maggiore fiducia ad Amato: “Per me è stato un anno di rilancio. Mi sono trasferito a vivere da Cagliari a Milano e questo cambiamento mi ha fatto molto bene. Sto giocando meglio, ma c’è comunque tanto lavoro da fare. Sicuramente ho compiuto un passo in avanti e penso sia stato anche questo a portare la Top Spin a ricontattarmi”.
Gli obiettivi del pongista siciliano sono ben chiari: “Innanzitutto vincere lo scudetto che è quello per cui lottiamo sempre, però mi motiva molto pure l’avventura in Champions League, un’esperienza finora mai provata. Mi piacerebbe che riuscissimo a fare risultato anche lì e non concentrarci soltanto sul campionato, perché è un palcoscenico importante”.
Nel 2020 non aveva potuto salutare a dovere quel pubblico che lo ha eletto tra i suoi beniamini e lo ha sempre caricato tanto nelle sfide casalinghe a Villa Dante: “L’ultimo campionato che avevo disputato con questa maglia purtroppo non si è concluso, probabilmente lo avremmo vinto perché eravamo primi al momento dell’interruzione per il Covid e la squadra era la più forte. Tornare a casa con il “mio” pubblico mi darà ora quella spinta in più”.