Gnicewicz in azione nel match con la Gelbison
Grazie agli ultimi cinque risultati utili consecutivi, cresce la fiducia in casa Sant’Agata, come sottolinea il team manager Gianluca Amata: “La salvezza è il nostro obiettivo. Vogliamo confermarci in serie D per poterci giocare un altro anno, finalmente col nostro pubblico presente a sostenerci. Cerco di portare in società entusiasmo e idee nuove, voglio stare bene coi ragazzi e dare un contributo alla mia città, a cui sono molto legato, e il calcio è un grande progetto di inclusione sociale”.
Domenica è in programma una trasferta impegnativa, sul campo di una formazione in piena corsa per i playoff: “Abbiamo ottenuto il massimo rispetto da parte dei nostri avversari che sanno che solo dando il massimo possono superarci. Regali non ne facciamo a nessuno, conosciamo le nostre qualità e a Rotonda daremo tutto come nelle ultime gare disputate. Sarà così fino alla fine: possiamo perdere ovviamente ma lotteremo e daremo fastidio a molti”.
Il salto rispetto all’Eccellenza è evidente, sia dal punto di vista organizzativo che degli investimenti: “Fare la D impone il coinvolgimento di atleti d’esperienza e di elevato tasso tecnico. Non bastano calciatori dell’hinterland, devi allargare il gruppo a calciatori da fuori. Questo ha imposto un periodo di ambientamento e la necessità di garantire situazioni logistiche confortevoli. Anche lo staff sanitario si dedica completamente a loro per le attività imposte dalla situazione sanitaria. Questa categoria impone un’adeguata organizzazione, i calciatori sono professionisti che non lesinano sforzi e si sottopongono a duri allenamenti”.
La nuova conduzione tecnica è riuscita a risollevare un gruppo che aveva perso autostima e consapevolezza: “Miruku a Cittanova era in panchina e con la Gelbison titolare: tutti sanno di essere importanti. Ho conosciuto diversi allenatori ma mister Giampà ha stile, determinazione e idee con cui si pone al gruppo. Fa le scelte in base al lavoro settimanale. È coerente e questo gli dà credibilità. Possiamo giocarcela con tutti. Se il ragazzo trova una piazza calorosa e che rispetta gli impegni con serietà allora acquisirà attaccamento e identità. La società deve farlo lavorare bene e non improvvisare nulla”.
Amata ritiene che nonostante l’ulteriore estensione del mercato non verranno operati altri acquisti: “La condizione fisica, la mentalità e l’interpretazione dei moduli ci danno nuova linfe e non credo che arriveranno nuovi elementi. La dirigenza ha capito cosa serviva alla squadra, intervenendo in corsa. Abbiamo sopravvalutato qualcosa in sede di programmazione. Vedremo alla fine se abbiamo operato bene. Il mister ha voluto evidenziare le qualità dei calciatori più che guardare agli aspetti negativi e il gruppo ne ha tratto giovamento. Spero che andremo oltre quota quaranta punti”.
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