Il team manager del Città di Sant’Agata Gianluca Amata, in vista della settimana più importante del campionato, tiene a motivare un ambiente ancora scosso dalla sconfitta di Castellabate: “Ormai non dobbiamo più pensare a quello che è accaduto ma a quello che sarà domenica. Se vuoi raggiungere dei risultati non serve recriminare sul passato, bisogna guardare avanti e migliorare quanto fatto con Santa Maria Cilento e Dattilo. Dobbiamo recuperare il terreno perduto. Con il Rende è una gara fondamentale, che ovviamente non possiamo e non vogliamo sbagliare. Poi avremo la trasferta di Licata e l’Acr Messina in casa. Vorremmo giocare col pubblico in casa nelle restanti due partite interne”.
La salvezza nel primo anno di serie D è un traguardo di grande importanza per il dirigente nebroideo: “Sono sempre stato positivo per carattere. Ero consapevole delle difficoltà che questa squadra avrebbe incontrato nel suo primo anno di D. Non avevamo la necessaria esperienza per la categoria e soffrire è normale, anche se ovviamente ognuno vuole farlo il meno possibile. Lotteremo se servirà anche fino all’ultimo minuto dell’ultima partita perché il nostro obiettivo di mantenere la categoria non è mai venuto meno. Sarebbe un risultato storico, ancora più della promozione ottenuta lo scorso anno ritornando in D dopo 29 anni. Qualora ci salvassimo sappiamo che avremmo centrato un grande traguardo”.
Per Amata il vantaggio in classifica sul Marina di Ragusa non è rassicurante, per cui occorreranno tre partite di livello da qui alla fine: “Tutto passa da queste ultime tre gare di campionato. Abbiamo un piccolo vantaggio su chi ci segue e lo dobbiamo incrementare necessariamente per ottenere maggiore tranquillità. Serve che l’ambiente ci stia vicino in tutta la prossima settimana”.
Il ritorno dei sostenitori nell’impianto biancoblu rappresenta una novità attesa da molti mesi. La loro presenza sarà determinante per trascinare la squadra al successo: “Domenica si terrà un evento importante, non sappiamo in che numero ma aspettiamo il nostro pubblico sugli spalti. Chi entrerà al campo deve sicuramente sentire un attaccamento verso la squadra, la maglia e la città, consapevole che i giocatori stanno lottando per la nostra comunità. Ai criticoni, pessimisti e disfattisti consiglio di rimanere a casa, domenica al “Fresina” è gradita la presenza di tutti coloro che hanno a cuore questa causa forse più di noi dirigenti. La salvezza è un traguardo di tutto l’ambiente sportivo santagatese perché la D la dobbiamo conservare come base per poter programmare una stagione anche più importante di questa stagione”.