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Amata: “120 milioni per gli impianti sportivi”. Marotta: “Si inizi dalle scuole”

Il panel “Sport e sostenibilità: gli impianti futuribili per la didattica sportiva”, all’Hellenia Yacthing Hotel di Giardini Naxos, nell’ambito dell’edizione 2024 di “Thinkingreen”, il ciclo di convegni che ha accompagnato il Nations Award, è stata l’occasione per fare il punto sul tema delle condizioni degli impianti sportivi in Sicilia.

Amata
Un momento del panel su Sport e sostenibilità

Una problematica che riguarda decisamente tutte le province dell’isola. L’assessore regionale per il turismo, lo sport e lo spettacolo, Elvira Amata, ha spiegato: “Quanti impianti hanno bisogno di ammodernamento o ristrutturazione in Sicilia? Praticamente tutti. Soltanto una ventina di Comuni non hanno presentato la richiesta sugli impianti che desideravano manutenzionare o ristrutturare. Adesso, con la delibera del Cipess, abbiamo la possibilità di avere queste risorse in cassa e metteremo in campo 120 milioni per i Comuni che lo volessero. Attraverso un bando dovranno presentare i progetti esecutivi per ottenere le risorse e ristrutturarli. Una delle caratteristiche che darà punteggio sarà il green sulla sostenibilità e il risparmio energetico, devono essere progetti che guardano a nuove tecnologie. Finalmente daremo concretamente la possibilità di rimodernare gli impianti sportivi necessari per offrire ai giovani l’opportunità di poter praticare lo sport”. 

Inter
Giuseppe Marotta durante un suo intervento

Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, nel sottolineare le difficoltà del mondo del calcio italiano ad esprimere grandi talenti, ha aperto poi il capitolo legato all’attività sportiva negli istituti scolastici, oggi ben più limitata rispetto al passato e al fondamentale ruolo delle istituzioni: “Laddove c’è una carenza a mio giudizio devono intervenire le istituzioni dello Stato, magari attraverso il sistema scolastico che oggi in Italia è condizionato dal fatto che i ragazzi non fanno più il tempo pieno, dunque la giornata piena, come l’avevamo invece noi. A livello giovanile fare le scuole a tempo pieno, avendo le strutture e gli istruttori adeguati, che però al momento non ci sono, significherebbe alzare il livello qualitativo dello sport per far sì che i ragazzi diventino anche degli uomini sani”. 

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta a “La Notte della C” (foto Daniele Buffa)

Sul punto l’assessore Amata ha evidenziato l’intervento già effettuato in merito dalla Regione Siciliana: “Per l’esperienza nella nostra città, nei quartieri cosiddetti più disagiati, le associazioni dilettantistiche ospitano in maniera gratuita i ragazzi che non hanno veramente la possibilità di mantenersi la retta. Molto spesso vi riescono anche le parrocchie, i vecchi oratori, non certamente in maniera professionale, ma questo lo capisco. Come Regione Siciliana, dal nostro insediamento, per me lo sport è sempre stato indice di salute, benessere e inclusione sociale, dà regole, educa alla sana competizione, a credere nelle proprie potenzialità e a farlo in termini positivi”. 

AICS Messina
I ragazzi di “Sport di Squadra a scuola”, progetto Aics

“Su input del presidente Schifani – ha aggiunto l’assessore Amata – abbiamo istituito un capitolo ad hoc per aiutare i ragazzi dai 6 ai 16 anni, che non potessero permettersi lo sport, a farlo con la retta pagata dalla Regione Siciliana. Inizialmente è stato fatto in via sperimentale, con un investimento di circa 1 milione e mezzo di euro, ma abbiamo visto che la richiesta era tantissima e dunque subito dopo l’abbiamo triplicato. Nella manovra di adesso sto aggiungendo le altre risorse perché rispetto a quelle messe in campo erano rimasti fuori dei ragazzi nelle varie province e non vogliamo lasciare indietro nessuno. Stiamo rimpinguando il capitolo, vedendo che c’è voglia di fare sport. Con pochi soldi dove non arriva la scuola e i genitori non ce la fanno per questioni di reddito, è giusto che intervengano le istituzioni”. 

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