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Altri sedici arresti per i tafferugli del dopo-gara tra Messina e Reggina

La Questura ha annunciato di avere individuato altri responsabili degli “atti di teppismo e violenza” che hanno caratterizzato il post-derby dello scorso 30 maggio. I reati contestati sono lancio di materiale pericoloso, possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive e lesioni personali. Uno dei soggetti destinato agli arresti domiciliari è per il momento irreperibile.

I tifosi della Reggina a bordo dei pullman che li hanno scortati al San Filippo
I tifosi della Reggina a bordo dei pullman che li hanno scortati al San Filippo in occasione del derby (foto Paolo Furrer)

Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diramato dalla Questura di Messina:
“Non si ferma l’attività della Polizia di Stato che stamani, inesorabile, ha raggiunto altri 16 facinorosi, responsabili, lo scorso 30 maggio, di gravi atti di teppismo e violenza durante e al termine dell’incontro di calcio ACR Messina-Reggina Calcio presso il locale stadio comunale San Filippo.

Nel pomeriggio del 30 maggio scorso, grazie ad un dispositivo imponente con l’impiego di 200 uomini delle Forze dell’Ordine, reparti inquadrati, specialisti della Polizia Scientifica, unità cinofili e mezzi speciali, era stato evitato che una partita di calcio si trasformasse in guerriglia urbana. Uno sparuto gruppo di teppisti travestiti da tifosi ed armati di spranghe, cinture, pietre, fumogeni e bombe carta erano stati infatti bloccati a più riprese dalle Forze di Polizia. Cordoni di polizia avevano impedito che gli ultras raggiungessero dapprima il rettangolo di gioco e la tribuna centrale al termine del derby, poi l’area tecnica dell’impianto riservata agli addetti ai lavori nonché alle due squadre di calcio ed alle rispettive dirigenze. La furia dei facinorosi si era dunque spostata in strada, in tangenziale e successivamente lungo la S.S.114, stavolta diretta ai 700 tifosi della Reggina Calcio scortati presso il porto di Tremestieri. Nessuno si è fatto male. Solo qualche ammaccatura ai pullman che trasportavano i tifosi del Reggina ed otto punti di sutura ad un poliziotto colpito al labbro con una catena.

Il settore ospiti invaso dai tifosi della Reggina
I tifosi della Reggina nel settore ospiti del San Filippo (foto Paolo Furrer)

Ripristinati l’ordine e la sicurezza pubblici il lavoro dei poliziotti non si è però concluso. Gli investigatori della DIGOS hanno visionato senza sosta le immagini testimoni di ogni momento e passaggio di partita e dopo partita. Ogni singola sequenza ha permesso l’individuazione dei responsabili portando il numero degli arrestati a 12 in pochi giorni.

L’attività di indagine svolta ha portato oggi all’individuazione di altri sedici “tifosi”. Nell’ambito del medesimo procedimento risultano indagati in stato di libertà altre 4 persone. I reati contestati sono lancio di materiale pericoloso, possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive, lesioni personali, divieto di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento. Uno dei soggetti colpiti dalla misura cautelare degli arresti domiciliari è per il momento irreperibile”.

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