L’Acireale ha presentato ufficialmente il nuovo direttore sportivo Ettore Meli, uno degli artefici del “miracolo Sant’Agata”, stabilmente in zona play-off nell’ultimo triennio nonostante un budget di seconda fascia. Il dirigente riabbraccia nella città dei cento campanili due vecchie conoscenze: l’attaccante Giorgio Cicirello, che rinnova dopo i sei gol dell’ultimo torneo, e il terzino sinistro Tommaso Squillace. La punta centrale, autentica bandiera dei biancazzurri, ha firmato ben 29 reti e quattro assist nel triennio in D con il Sant’Agata, l’esterno – praticamente sempre titolare nell’ultimo torneo – chiude un grande triennio con 9 marcature e ben 12 passaggi vincenti per i compagni.
“Ho sempre notato il grande calore della tifoseria, e adesso sono felice di essere parte integrante del progetto – ha sottolineato Meli –. Si tratta di un vero e proprio percorso, serio, quindi non immediato, che richiede tempo e lavoro. Fino a poco tempo fa quando si parlava di Acireale i calciatori si mostravano diffidenti, e non per una questione di risultati, ma di affidabilità. Adesso tutto sta cambiando, grazie alla sana gestione. La stagione scorsa la dirigenza è stata brava a recuperare credibilità. È questo che fa la differenza, e nel tempo paga. Nel calcio servono organizzazione e idee. Costruiremo una struttura operativa che possa permettere alla città di sognare”.
Riguardo gli obiettivi, il nuovo ds ha voluto mantenere basso il profilo: “A noi interessa vincere, divertire la gente e portarla allo stadio. Per farlo bisogna giocare a calcio. Se muovi bene la palla, la tifoseria risponde. E in questo senso sarà determinante il miglioramento del mantoerboso allo stadio: è un fattore determinante del quale io e il nuovo mister parliamo spesso. Se la squadra, la società e la città diventano una cosa sola – ha concluso – supereremo ogni ostacolo, anche nelle difficoltà più grandi. È necessario che tutti diano una mano”.