Un elemento cardine del nuovo Messina è sicuramente il centrale difensivo Errico Altobello, che sarà adesso affiancato dai neo-acquisti Stefani e Temporini (ancora in attesa del transfert, al pari di Paez), oltre che da elementi riconfermati di sicuro affidamento come Silvestri, De Bode e Pepe, che sarà però indisponibile per la trasferta di Barletta al pari di capitan Corona, costretto a scontare un turno di squalifica risalente al passato torneo di Seconda Divisione.
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Al calciatore di proprietà del Parma, giunto in prestito in riva allo Stretto, abbiamo chiesto di tracciare un bilancio del primo mese di attività agonistica: “La partita di Coppa Italia persa con il Pontedera non va presa in considerazione perché eravamo ancora nettamente indietro nella preparazione. Le quattro amichevoli di agosto a mio avviso non vanno considerate né per i lati positivi né per quelli negativi. L’importante è arrivare al meglio alla prima di campionato. Sicuramente siamo un gruppo valido che potrà levarsi grandi soddisfazioni”.
A dieci giorni dall’inizio della stagione è ancora incerto l’organico della serie B e quello della Lega Pro, in attesa degli ultimi annunciati ripescaggi. Il calciatore originario di Cava dei Tirreni, uno dei sette campani del gruppo giallorosso, è consapevole che tutto questo non aiuta un calcio già in crisi: “Sicuramente tutta questa confusione non fa bene al mondo del calcio. Purtroppo dobbiamo sottostare alle regole e ci dobbiamo adattare…”.
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A fare discutere anche il campionato “spezzatino” varato a Firenze. L’ACR farà il suo esordio di sabato in serale a Barletta, mentre la “prima” al San Filippo di domenica 7 settembre con la Lupa Roma si giocherà in un orario inusuale, ovvero alle 12:30: “Credo che questa rivoluzione porterà meno pubblico negli stadi. Tutte queste modifiche non si sposano assolutamente con chi ha impegni personali o lavorativi differenti e non ha dunque la possibilità di poter venire allo stadio in qualunque giorno ed a qualsiasi orario. È una scelta che porterà benefici soltanto alle televisioni”.
Nel girone a trazione meridionale l’ex calciatore del Bari, che vanta 13 apparizioni con i “galletti” in B, individua tre regine del mercato: “Salernitana, Benevento e Lecce sono le squadre che sulla carta si sono attrezzate meglio. Il Messina è una squadra di grandi lavoratori, che non si pongono obiettivi. È soltanto il campo a parlare. Noi sicuramente vogliamo fare bene domenica dopo domenica”.
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La grande festa al Monte di Pietà ha dimostrato ad Altobello che l’entusiasmo è ovviamente differente rispetto alla sua prima avventura a Messina in serie D (26 presenze nel 2009-2010): “È stata una serata bellissima e c’è un grandissimo entusiasmo in città. I tifosi sono consapevoli che questa società lavora bene ed il duro e serio lavoro porterà a grandi risultati. Rispetto a cinque anni fa è tutto un altro mondo: la musica è totalmente diversa e sono sicuro che con i tifosi ci divertiremo”.
Quella giallorossa per Altobello sarà la quinta maglia diversa in serie C: “L’esperienza più significativa è stata quella alla Salernitana: ero giovanissimo ed abbiamo perso la B per un gol, è stata quella che più mi ha formato. Ci sono state anche altre avventure importanti, come nei sei mesi a Savona, dove siamo stati eliminati in semifinale play-off. Sinceramente sono stufo di perdere e spero di conquistare qualcosa di importante qui a Messina; con il lavoro e l’attenzione potremo riuscirci”.