Dopo quasi tre anni il Messina torna al “San Nicola” di Bari ma l’avversario è l’Altamura, che come il Sorrento non può contare sul proprio campo e gioca quindi un intero campionato lontano da casa. L’approccio con la Lega Pro è stato traumatico (quattro ko consecutivi) e in casa sono arrivati soltanto cinque punti (una vittoria con la Juve NG e i pari con Potenza e Cavese) ma i pugliesi sono in grande risalita.
Cinque risultati utili consecutivi che diventano otto nelle ultime dieci giornate. Tanto che la classifica è soddisfacente e la sfida con il Messina determinante per allontanarsi dalla zona playout alla quale sembra invece abbonato ormai da quattro anni l’Acr. I tempi del blitz firmato Trasciani-Goncalves nel capoluogo pugliese sono lontani e il rendimento esterno è da svariate stagioni deficitario. L’ultimo successo lontano dal “Franco Scoglio” proprio in Puglia, a Brindisi, nel lontano 2 marzo 2024.
Quest’anno soltanto tre pareggi, a Latina e Trapani, dove la vittoria sarebbe stata meritata, e a Catania, dove è arrivato un sofferto ma determinante pareggio. Proprio la gara del “Massimino” sembra avere scosso il gruppo, che continua a segnare poco (tre gol in otto partite), ma ha saputo chiudere ben quattro delle ultime sette sfide senza reti al passivo. Un dato significativo dopo la debacle di Avellino e la sbandata con la Cavese. La difesa ha concesso e tremato ma il passo avanti è tangibile. Ora bisogna sbloccarsi a centrocampo e soprattutto in attacco.
Tra i pali ci sarà Krapikas, che al netto dell’uscita difettosa di Avellino è stato spesso provvidenziale e ha avuto il merito di trasmettere maggiore sicurezza e fiducia a tutta la retroguardia. Al fianco di Manetta, Marino e Rizzo si contendono una maglia, a meno che non torni la difesa a tre, dando una chance anche a Ndir. Sulle corsie esterne dovrebbero esserci Lia e Ortisi, che contro il Giugliano ha offerto la migliore prova stagionale nonostante una distrazione che poteva costare carissima. Sulla destra però rientra anche Salvo, per cui non si può escludere un nuovo avanzamento di Lia.
In mezzo, anche per via della squalifica di Frisenna, l’unico indisponibile, potrebbe toccare finalmente a Petrucci, in campo per appena 32 minuti nelle ultime sei giornate e soltanto tre volte titolare in stagione. Garofalo e Pedicillo potrebbero completare il reparto, con la candidatura di Anzelmo. In avanti dovrebbe tornare Anatriello se la condizione sarà ritenuta ottimale, altrimenti toccherà ancora a Luciani, con l’opzione Cominetti.
Petrungaro è ormai un punto fermo. Mamona spera in una chance dopo la partenza dal primo minuto concessa a Re una settimana fa. Per uscire indenne dal “San Nicola” e portare in Siclia altri fondamentali punti salvezza il Messina dovrà replicare le ultime prove e fare gli straordinari per frenare Leonetti, a segno in quattro delle ultime cinque gare e già a quota otto reti stagionali, che portano a 120 il totale in carriera (150 considerando anche i campionati Primavera). Numeri tutt’altro che banali.
I convocati dell’Acr Messina.
Portieri – Flavio CURTOSI (2004), Titas KRAPIKAS (1999).
Difensori – Damiano LIA (d, 1997), Marco MANETTA (1991), Antonio MARINO (1988), Umberto MORLEO (2005), Mame Ass NDIR (2001), Pasqualino ORTISI (2002), Francesco RIZZO (1998), Giuseppe SALVO (2003).
Centrocampisti – Domenico ANZELMO (2004), Manuel DI PALMA (2004), Vincenzo GAROFALO (1999), Leonardo PEDICILLO (2003), Davide PETRUCCI (1991).
Attaccanti – Gabriel ADRAGNA (a, 2006), Gennaro ANATRIELLO (2004), Martino COMINETTI (1998), Pierluca LUCIANI (2002), Blue MAMONA (2002), Luca PETRUNGARO (2000), Alessio RE (2003).