Da Faenza con un carico di rimpianti. Contro la capolista del torneo, l’Alma Patti resta in partita sino all’ultimo minuto e mezzo di gara, prima di pagare dazio a tre uscite per falli e all’espulsione di coach Buzzanca. Che ai microfoni di Radio Doc non cerca perĂ² alibi: “Le trasferte sono molto lunghe ma abbiamo voluto noi militare in questa categoria e non dobbiamo enfatizzare il tutto. Il torneo sembra atipico con gare senza pubblico che sembrano test amichevoli, ma tra gli avversari affrontati dico che Faenza e La Spezia hanno qualcosa in piĂ¹. Altre compagini sono piĂ¹ abbordabili, noi siamo giovani e ancora dobbiamo conoscerci bene in campo”.
Netta la crescita evidenziata sul piano del gioco e il futuro regala maggiori certezze al tecnico pattese: “Da questa settimana ho visto messaggi molto positivi dalla squadra e da alcune ragazze, che ormai stanno entrando in forma. A parte Verona e Cupido, che sono state per due anni assieme in squadra, le altre compagne non hanno mai giocato l’una per l’altra. Quando escono le piĂ¹ grandi entrano le piccole e non è facile. I risultati li vedremo in un arco di medio termine. L’ultima sfida con la capolista poteva regalarci belle emozioni, ma abbiamo pagato alcuni fischi arbitrali a fine gara. Vogliamo rinforzare il reparto lunghi, perchĂ© paghiamo dazio nel catturare i rimbalzi. Ci stiamo guardando attorno, ma non abbiamo alcuna fretta”.
Il Covid ha ovviamente acuito tante difficoltĂ di tutto il movimento: “Patti da quest’anno milita in serie A2 e ricordo che in semifinale di serie B al palazzetto c’erano mille e duecento spettatori, per cui presumo che quest’anno avremmo avuto un tifo caloroso. Patti vive di sport e sarebbe stato il nostro sesto uomo in campo ma non è l’unica mancanza quella del tifo. Dispiace ma per adesso la situazione è questa. Anche il settore maschile vedo che è in grande sofferenza perchĂ© giocare senza pubblico anche in A1 costringe le societĂ a subire grandi sofferenze. Non è bella la mancanza totale dei sostenitori: il pubblico, soprattutto quando una squadra inizia a vincere e ottiene entusiasmo, supporta le giocatrici in campo, che invece adesso sono totalmente sole. Ăˆ brutto girarsi dietro e non vedere nessuno seduto sulle tribune. In A2 ci sono giocatrici che lavorano e poi giocano, così come allenatori che fanno lo stesso. Penso che porteremo sicuramente a termine il campionato ma sono altrettanto certa che, se la situazione peggiorerĂ , il governo decreterĂ la sospensione del torneo e il proseguimento piĂ¹ avanti. Io al momento lo fermerei per tutelare le squadre che sperano di riabbracciare il pubblico, per poi ritornare in campo nel 2021 in un’altra situazione, magari piĂ¹ favorevole. In definitiva siamo tutti sospesi in attesa dei nuovi Dpcm, come tutti gli sport di squadra”.