L’Acr Messina è pronto a tornare finalmente in campo, in trasferta contro il modesto Roccella, ancora a secco di punti. L’elemento più carismatico del gruppo, il centrocampista Domenico Aliperta, è comunque consapevole che la pandemia continua a rappresentare un’autentica spada di Damocle per tutti: “La regolarità del campionato tende a non essere del tutto garantita e nemmeno noi calciatori siamo sereni perché non sappiamo se da un momento all’altro il campionato possa fermarsi definitivamente. Anche le società vanno comprese, perché senza certezze e il poter scorgere una prospettiva non saranno più in grado di onorare gli impegni assunti in estate e cercare una luce in fondo a questo tunnel. Ovviamente nessuno riesce a isolarsi e pensare esclusivamente al calcio giocato in questo momento”.
Dopo un mese di stop la Lega ha comunque disposto il ritorno in campo, in virtù della lieve attenuazione dei contagi, nella speranza che una terza ondata di Covid a partire da gennaio rappresenti soltanto una funesta ipotesi poi scongiurata dai fatti: “Credo che bisogna continuare per la voglia di ognuno di noi e per garantire la sopravvivenza di questo sport. Soltanto gli sponsor possono aiutare le società. Sono venuto in una grande piazza come Messina perché speravo nel pubblico e nella passione trascinante, ma quest’anno ovviamente non l’abbiamo mai potuto constatare. Siamo tutti vittime di questo preciso momento storico”.
Dopo cinque giornate, l’ex calciatore della Turris vanta soltanto una presenza, peraltro decisiva. Questo il suo bilancio ai microfoni di Gol Sicilia: “Per me è stato un inizio tribolato, perché venivo da tre giornate di squalifica rimediate lo scorso anno prima del lockdown, che ho scontato soltanto quest’anno. Ho potuto esordire con l’Acireale ed è andata bene contro una signora squadra, anche se personalmente sono stato espulso a venti minuti dalla fine e non ho potuto giocare quindi il derby successivo con il Fc Messina”.
Adesso è necessario mantenere lo smalto atletico, a dispetto di una lunghissima sosta, iniziata proprio dopo la gara del 25 ottobre scorso: “Abbiamo utilizzato questi giorni di pausa con lo staff tecnico per provare a ritrovare il clima partita nell’intero gruppo. È stato un peccato in queste prime cinque giornate aver creato tanto e finalizzato poco in partita, mentre dal nostro ritorno in campo cercheremo di mantenere la stessa voglia di imporre il nostro gioco ma con più freddezza sotto porta”.
L’Acr ha già incrociato le tre regine dei pronostici: “Tra le prime quattro classificate prevedo le due messinesi, la Cittanovese e l’Acireale, che sono squadre di tutto rispetto. A me è piaciuta molto sotto il profilo caratteriale proprio l’unica gara che ho vissuto direttamente dal campo, con i granata. In quella sfida l’avversario mi ha dato una sensazione di forza e di esperienza per la categoria, probabilmente anche amplificata dal fatto che ho potuto finalmente scendere in campo”.