Calcio

Alessandro: “L’attività giovanile si ferma. Non siamo preparati come in Cina”

L’ultimo protagonista delle ormai consuete dirette Instagram del Fc Messina è stato il responsabile del settore giovanile del Fc Messina Angelo Alessandro, che ha parlato dell’ormai definitiva sospensione dell’attività del vivaio. “È arrivata la decisione ufficiale di bloccare tutti i campionati giovanili. È lo specchio di una situazione surreale, fino a qualche mese fa inimmaginabile. Tutti i nostri ragazzi stanno continuando gli allenamenti a casa con le videochiamate con i rispettivi istruttori come se la domenica dovessero giocare”.

Il dirigente lamenta l’insufficiente attenzione dedicata a un movimento vastissimo: “Si guarda molto all’aspetto economico e le attenzioni di tutti sono rivolte unicamente ai campionati senior, ma si parla pochissimo delle scuole calcio, che vantano migliaia di iscritti. Tante persone hanno investito in questo settore, penso anche a chi ha costruito campi e strutture per l’attività di base, e s’interrogano sul futuro”.

Angelo Alessandro con i giovani Giuseppe Scandurra e Giuseppe Sturniolo

Se già tremano le prime squadre, è logico chiedersi cosa accadrà a livello giovanile: “Mi sento giornalmente con colleghi che rivestono ruoli anche in Federazione e i dubbi sull’avvenire sono molteplici. Penso in primis ai presidenti di prime squadre, che hanno investito ingenti somme per ottenere risultati sul campo. Saranno molte le società che non potranno più riprendere l’attività senza aiuti da parte di chi di dovere. Le società maggiormente penalizzate purtroppo sono quelle più serie, che hanno rispettato gli impegni fino ad oggi e non è pensabile che non abbiano aiuti per uscire da questo periodo”.

Soltanto in Asia l’emergenza sembra davvero alle spalle e Alessandro porta un esempio concreto: “Un mio amico che allena una squadra di serie D in Cina mi ha raccontato come lì siano nettamente più avanti. A livello di settore giovanile sono organizzatissimi e i ragazzi vivono in un centro sportivo. Tutti i giocatori indossano mascherina e guanti, prima dell’allenamento gli viene misurata la temperatura da un responsabile della società e si cambiano in piccoli gruppi nello spogliatoio. Per noi questo è impensabile”.

Santi Cosenza, Davide Morello, Marco Ferrante, Rocco Arena e Angelo Alessandro

Scenari che a livello di vivaio sono impensabili a Messina, dove perfino le prime squadre di Acr e Fc hanno mille difficoltà a reperire strutture adeguate, in tempi di pace: “Soltanto al “Nicola Bonanno” abbiamo tantissime formazioni che ruotano su quel campo e rispettare le prescrizioni non è possibile. Bisogna anche capire quanto durerà il periodo di convalescenza. Per un anno è anche affrontabile ma qualora durasse di più tutto si complica. Dovremo capire con che spirito i genitori manderanno i figli all’allenamento. Dobbiamo essere ottimisti, ma servirà tempo per una ripresa normale”.

Alessandro è tornato poi a parlare del suo rapporto con la proprietà: “Ringrazio in primis mister Costantino, che ha fatto il mio nome credendo che fossi la persona giusta. In estate ho conosciuto il presidente Arena e il dg Ferrante e subito mi ha convinto il suo modo di intendere il calcio. Lo apprezzo perché rispetta molto i ruoli. Sappiamo che il progetto vive sulla scia dei risultati della prima squadra e capisco che le maggiori attenzioni siano rivolte lì, ma anche il settore giovanile è in cima ai suoi pensieri. Se tutti faremo quadrato attorno alla società potremo levarci delle soddisfazioni. Partendo da zero si è arrivati a conquistare la fiducia della città”.

L’attaccante Giuseppe Scandurra e l’esterno Giuseppe Sturniolo con la divisa della Ternana

Il vivaio, pur avviato in ritardo, ha già ottenuto l’attenzione di club professionistici: “Ricordo i primi provini con le formazioni giovanili. Era difficile partire in ritardo rispetto ad altre società già formate da anni, ma la soddisfazione maggiore è stata quella di formare gruppi coesi e affiatati, dai Giovanissimi fino alla Juniores. Quest’ultima è la categoria più difficile perché dà lo sbocco alla prima squadra. Se pensiamo che gli under dell’Fc in serie D si sono dimostrati validissimi è facile capire come per proporre un ragazzo in orbita prima squadra questo debba essere molto preparato, per poter reggere anche gli allenamenti. Due ragazzi del nostro vivaio, i classe 2006 Scandurra e Sturniolo, lo scorso 4 marzo sono stati visionati dalla Ternana e hanno riscosso consensi”.

Daniele Straface

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