L’ormai ex direttore sportivo del Città di Messina Angelo Alessandro ha iniziato il 2019 con un ruolo differente: “Spero di tornare presto fattivamente al lavoro in un ambito in cui opero da tanti anni. In questo momento sto comunque dando un contributo al Parma, come scouting, per Messina e provincia, per rimanere sempre sul pezzo”.
La separazione dal club di Maurizio Lo Re non è stata indolore: “I risultati dimostrano che non si era fatto così male. Bisognava avere pazienza, ne eravamo consapevoli con lo staff tecnico, anche perché ho sempre creduto nel lavoro di mister Furnari. Conoscevamo le qualità dei ragazzi, speriamo continuino a esprimersi così”.
In estate sono stati individuati tanti giovani validi: “Nella settimana di stage è stato selezionato Crucitti. Poi abbiamo preso altri under, che nel tempo hanno risposto positivamente. Nicosia ad esempio sta dando un grosso contributo dopo un infortunio”.
Se Galesio ha rispettato in pieno le aspettative, c’è invece qualche over apparso meno incisivo, come Trevizan: “Non credo abbia fatto così male. Ha dato un buon contributo, anche se ci si aspettava di più. È stato un problema di ambientamento e non credo sia andato via solo per motivi tecnici”.
Alessandro non ha condiviso la scelta della proprietà: “Non credo che questa separazione fosse inevitabile e non mi aspettavo di essere sollevato dall’incarico. Si poteva correggere qualcosa in corsa. Sicuramente ho qualche responsabilità, ma non sono l’unico colpevole del delicato avvio di stagione”.
L’ex ds giallorosso difende con vigore il suo operato: “Ho fatto il mio dovere. A inizio anno mi era stato chiesto di salvare la categoria e la squadra è in corsa per l’obiettivo. La società mi ha dato un certo budget, sul quale ho lavorato con il mister, coinvolgendo successivamente la società. C’è tanto rammarico. Ma sono comunque soddisfatto perché i ragazzi che abbiamo scelto stanno facendo bene”.
Il sodalizio peloritano ha monopolizzato, insieme al Camaro, le convocazioni in sede di Rappresentativa Under 17: “La selezione che ha raggiunto la finale del “Brucato”, perdendo contro Agrigento, schierava soprattutto elementi di Camaro e Città di Messina, che stanno lavorando molto bene con i rispettivi settori giovanili. Non me ne voglia nessuno, ma si sono messe in evidenza sia tra i Giovanissimi che tra gli Allievi. Ci sono comunque altri giovani degni di nota, di altre società”.