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Alaimo: “Fondamentale salvarsi. Da mercato e Banchieri una scossa necessaria”

Stefano Alaimo ha stilato un bilancio del suo primo mese da presidente del Messina negli studi di Rtp: “Sono molto soddisfatto e sono sempre presente, ho preso a cuore questa situazione. Mi trovo bene in città, dove mi sono trasferito e sono stato accolto al meglio. I tifosi mi fermano per strada, sono contenti e questo mi rende felice”. 

Alaimo e Roma
Il presidente Alaimo e il ds Roma (foto Paolo Furrer)

La società è soddisfatta dopo l’intensa sessione di riparazione: “Abbiamo svolto un bel lavoro durante il calciomercato, che è più complicato di quello estivo, grazie allo straordinario impegno del direttore sportivo Domenico Roma, che ha lavorato anche di notte per raggiungere gli obiettivi prefissati. Abbiamo ingaggiato i calciatori che avevamo individuato, rinnovando soprattutto l’attacco”.

Una rivoluzione, certificata da ben 28 operazioni complessive, necessaria per imprimere una sterzata dopo un girone di andata molto complicato: “Chi è arrivato ha trasmesso grande entusiasmo a chi c’era già, si vede anche in allenamento. I calciatori che non erano più qui con la testa e con il cuore invece hanno preferito lasciare. Peraltro sono state tutte cessioni a titolo oneroso. L’obiettivo ora è salvare il Messina”. 

Alaimo
Alaimo mostra la maglia del Messina ai tifosi (foto Paolo Furrer)

Il nuovo corso è iniziato anche con un nuovo allenatore: “Avevo parlato con Giacomo Modica e pensavo di averlo convinto. Ma ancora tentennava e guardava troppo al passato. Dopo il ko con il Crotone ha preferito farsi da parte. Abbiamo scelto Simone Banchieri, una persona eccezionale e un grande mister. Il gruppo lo segue, li sta trascinando. Avevamo parlato anche con altri allenatori ma c’era sempre qualche aspetto che non ci convinceva del tutto”. 

Per Alaimo è un esordio da dirigente: “È la mia prima esperienza nel calcio. Prima seguivo soltanto le giovanili, anche perché ho un figlio di 13 anni. Io risiedo a Capaci mentre mia figlia vive a Parigi ed è lei che conosceva Cissè. Doudou mi ha contattato per dirmi che era pronto a rilevare il Messina e gli ho detto subito che era una bellissima piazza. Ci siamo incontrati in Francia e lì mi ha proposto di lavorare con lui. Lo faccio con piacere”.

Alaimo
Il presidente Stefano Alaimo ringrazia la Curva (foto Paolo Furrer)

Dopo i primi contatti in estate il passaggio del club si è finalmente concretizzato ad inizio gennaio: “Il primo approccio è arrivato a giugno. Il 30 dicembre Sciotto ci ha richiamato. Soffriva la contestazione dei tifosi e voleva farsi da parte. Il club è stato valutato molto, la proprietà dovrà versare una somma consistente per completare l’acquisizione”. 

Diventa fondamentale mantenere la categoria, anche per potere poi pianificare un domani più ambizioso dopo annate tormentate: “Il futuro? Dobbiamo pensare soltanto alla salvezza, anche per scaramanzia. La retrocessione? Sarebbe una grandissima delusione. Faremo di tutto per evitarla. Vorremmo trovare una casa non soltanto per la prima squadra ma anche per le giovanili. Abbiamo già visionato dei terreni, che però non sono disponibili”.

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