Antonio Alacqua si gode lo status di spettatore d’eccezione di questo campionato d’Eccellenza che, in queste prime giornate, ha già regalato emozioni e colpi di scena. Lui questa categoria la conosce come le sue tasche, in attesa della chiamata che gli faccia rimettere in moto i globuli rossi, riaccendendo quella voglia mai sopita di tornare in campo.
Quel campo, intanto, Alacqua lo vede dalle tribune degli stadi, guardando dall’esterno un campionato che si preannuncia più incerto che mai: “Il campionato è molto equllibrato, è chiaro che ancora molte squadre sono in una fase di assestamento, ma ci sono quelle 4-5 squadre che non vogliono perdere terreno dalla vetta ed essere protagonisti fin da subito – ha dichiarato – mi riferisco al Milazzo, all’Acireale, al Palazzolo e al San Pio X ma non mi sorprende di vedere il Sant’Agata lassù, anche se alla lunga vincerà chi avrà l’organico migliore. I rincalzi sono fondamentali, com’è altrettanto importante avere degli under forti, anche se lo juniores in meno fa si che ci sia un pò più di qualità. La sorpresa è il Sant’Agata, che adesso deve far vedere di che pasta è fatto“.
Ripetere lo score dell’Igea Virtus capace d’infilare ben venti risultati utili di fila, quest’anno appare un compito davvero arduo: “Non finirò mai di dire che l’Igea sta raccogliendo i frutti di una programmazione davvero eccellente, così come eccellente è il lavoro di un allenatore che sta raggiungendo risultati incredibili in una piazza come Barcellona Pozzo di Gotto che per troppo tempo è rimasta nell’anonimato – ha continuato Alacqua -. Quando si programma i risultati vengono. Credo che quello che hanno fatto loro lo scorso anno sia difficilmente ripetibile, ma può valere anche per la zona playoff soprattutto se penso che lo Sporting Taormina lo scorso anno con 56 punti è rimasto fuori dai giochi“.
Poi un pensiero a quel Milazzo che Alacqua segue sempre con affetto: “Sono convinto che reciteranno un ruolo primario, è stato fatto un mercato sontuoso e a questo punto manca soltanto un pubblico un pò più vicino alle sorti di questa squadra che può fare grandi cose. Io mi sono lasciato benissimo con l’intero ambiente, saluto con affetto tutti, tifosi compresi, lo scorso anno dovevamo fare un campionato di sofferenza con un unico obiettivo, cioè la salvezza e così è stato. Abbiamo messo su una squadra in linea con il budget messo a disposizione dalla società, i tifosi ci hanno dato una grande mano soprattutto dopo un inizio difficile, senza dimenticare che dopo cinque partite avevamo un solo punto. Il mio futuro? sto valutando, ho avuto tante richieste e le ho valutate. Dopo la delusione di Capo d’Orlando non è facile – conclude – perché speravo di rientrare nel giro della Serie D, ma adesso sono in attesa dell’offerta giusta“.