Nonostante il ko per 0-2 l’Orlandina ha tenuto botta al Rende, venendo penalizzata da alcune decisioni arbitrali. Il tecnico paladino Antonio Alacqua si è soffermato inizialmente su quest’aspetto e poi ha parlato del difficile momento della sua squadra: “Non entro più nel merito delle decisioni arbitrali, ma andrebbero riviste tante cose. I ragazzi, comunque, hanno dato l’anima. Andrebbe compreso che stiamo disputando un campionato di Serie D. Capisco le vicissitudini societarie, ma ho bisogno di uomini. Mi erano stati assicurati interventi sul mercato, invece non arriviamo neanche a 20 in distinta, essendosi registrato un solo arrivo dei quattro che avevo richiesto. Facciamo di necessità virtù e non avendo una punta di ruolo sono costretto a schierare davanti un esterno. Bomber si nasce, però, non si diventa”.
Il rosso a Miccica e la punizione concessa al Rende, all’altezza dell’area piccola, i due episodi chiave del match. “L’arbitro è stato molto fiscale, non ha saputo gestire la situazione. Purtroppo nella seconda occasione non c’era intenzionalità, non essendo stato un vero retropassaggio. Non accetto dunque la decisione, pur rispettandola. Una volta rimasti in dieci ho schierato la squadra secondo un 3-4-2, quando invece speravo di sfruttare maggiormente gli esterni. Il risultato, purtroppo, non è cambiato”. Sui problemi societari, sfociati nel “day after” con le dimissioni del presidente Massimo Romagnoli e della vicepresidente Cristina Carianni, Alacqua aveva aggiunto: “Stendiamo un velo pietoso, io sono l’allenatore, è la società a dover chiarire cosa intende fare. E’ davvero inutile andare avanti così”.
Inevitabile, invece, l’euforia in casa Rende. Il vice allenatore Antonio Pellegrino, considerata la squalifica di Bruno Trocini, ha commentato: “Abbiamo incamerato tre punti fondamentali. Non è stato un match scontato come qualcuno faceva intendere alla vigilia. Questa partita è stata preparata bene nell’arco di tutta la settimana. Siamo venuti qui per fare risultato. Il nostro obiettivo d’altronde è quello di salvarci il prima possibile. Nella prima mezzora abbiamo giocato bene, tenendo le redini della gara. Sull’1-0 abbiamo sprecato la possibilità del raddoppio. È normale che poi siano usciti anche loro, che sono una buona squadra al di là della classifica. Nella ripresa l’episodio dell’espulsione è andato a nostro favore e forse si è chiusa lì”.
La stagione dei calabresi potrebbe essere ad una svolta: “Per ciò che concerne il torneo sinceramente preferisco guardare soltanto in casa nostra. Alla fine del campionato tireremo le somme. Il calendario propone adesso la gara casalinga con il Noto fanalino di coda, che è fondamentale per dare continuità a questo risultato. Sicuramente troveremo di fronte una squadra agguerrita e sappiamo fin d’ora che tipo di match dovremo affrontare”.