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Al via la seconda fase del progetto “Tracce di Memoria” che coinvolge Montalbano Elicona

E’ iniziata la seconda fase del progetto turistico-culturale “Tracce di Memoria”, organizzato dall’associazione ArchiDrama, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Piano di Azione Coesione “Giovani no profit” e realizzato in compartecipazione con il Club Borghi più Belli d’Italia.

Mamadou Dioume
Il laboratorio di Mamadou Dioume

La stessa associazione giarrese ha dichiarato: “Fare memoria non è un nostalgico salto indietro nel tempo, ma attingere dal passato per rendere più fertile il presente”. Dopo il successo dei laboratori teatrali residenziali estivi, diretti dal regista Mamadou Dioume, a Montalbano Elicona i ricercatori sociali dell’ArchiDrama stanno raccogliendo materiale utile a ricostruire la memoria storica del borgo. Testi, foto, audio, video ed interviste condotte sul posto, confluiranno in un archivio da donare al Comune, come fonte permanente d’informazioni e notizie. Attraverso il contatto diretto con il territorio, assicurato dalla presenza fra gli enti promotori dell’associazione montalbanese l’Aurora Equiteam, saranno sviluppati itinerari turistici per ampliare il potenziale attrattivo dei luoghi studiati. Il presidente Alfio Zappalà ha affermato: “L’idea nasce dall’intento di mettere a frutto le conoscenze e le competenze, artistiche e professionali, di chi è coinvolto nel progetto al fine di creare reali opportunità di sviluppo sociale ed economico a lungo termine che coinvolgano le nuove generazioni, con la riscoperta e la promozione dei beni materiali e immateriali di cui la Sicilia dispone”. Inoltre tra le mura di antica pietra del MedioExpo c’è un’esposizione permanente di abiti e accessori medievali di Katia Foti e Graziella Milazzo a Palazzo Todaro. Tra la bellezza di un imponente castello, il fascino di una natura incontaminata, la genuinità della tradizione montana e le leggende che si perdono nella notte dei tempi, “l’avvio di Tracce di Memoria a Montalbano Elicona – spiega Mamodou Diomue – ha permesso l’incontro delle differenze e delle ricchezze che l’uomo porta in sé”. La disponibilità e l’apertura della gente incontrata non può che incoraggiare i giovani artisti al conseguimento del prossimo passo, verso la realizzazione di un laboratorio musicale, condotto dal maestro Angelo Privitera con la supervisione finale di Franco Battiato.

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