Dal 5 all’8 marzo torna nella nostra splendida isola la “Compagnia Teatrale Vuccirìa” con lo spettacolo dal titolo “Io, mai niente con nessuno avevo fatto”. L’evento teatrale è firmato Joele Anasatasi (che cura anche la regia) con in scena Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano. L’opera è ambientata nella Sicilia degli anni ’80 e focalizza l’attenzione su tematiche umane e sociali tutt’ora presenti, dove l’omosessualità, la violenza, la morte e la malattia sono lo spunto per raccontare e suscitare emozioni.
Il protagonista è Giovanni simbolo di ingenuità e innocenza, che dice tutto quello che pensa e crede a tutto quello che gli viene detto. Accanto a lui c’è Rosaria, la cugina che per lui rappresenta tutto, dalla fidanzata alla sorella, da madre a figlia. Poi c’è Giuseppe, amore e amante del protagonista. Lo scenario è brutale, istintuale, carico di violenza, tinto di colori forti, un contesto in cui l’innocenza di Giovanni sembra annegare, ma al quale invece sopravvive, riscattandosi attraverso i corpi e le anime dilaniate di Rosaria e Giuseppe. “Vuccirìa” grazie a “Io, mai niente con nessuno avevo fatto” è risultata vincitrice del San Diego International Fringe Festival 2014, al Roma Fringe Festival 2013 (dove ha inoltre ottenuto il Premio per la Migliore Drammaturgia a Joele Anastasi e Miglior Attore a Enrico Sortino), alle Stazioni d’Emergenza – Atto V – Per nuove creatività 2014, alla Galleria Toledo di Napoli ed il Premio della Critica al Festival Direction Under 30 del Teatro Sociale di Gualtieri. Inoltre è giusto sottolineare come lo spettacolo rappresenti importante al fine della della sensibilizzazione e dell’informazione su una tematica sociale importante come AIDS, diversità e tolleranza, e per questo è patrocinato da Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, dalla Lila Catania, (Lega Italiana Lotta contro l’Aids), dall’NPS Italia Onlus (Network Persone Sieropositive), dal Di’gay Project, dal Circolo Mario Mieli, dal Gaycs Italia, dall’Arci Gay Catania, dall’Arci Gay Napoli, dall’Arci Gay Campania, dalla Stonewall.
