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Al Teatro Vittorio Emanuele arriva “La Bibbia riveduta e scorretta” degli Oblivion

Arriva al Teatro Vittorio Emanuele la comicità intelligente, colta, mai grassa degli Oblivion, con lo spettacolo “La Bibbia riveduta e scorretta”. Si tratta di una esibizione fantasiosa, creativa, arguta, dove gli effetti speciali sono la profonda cultura e l’esperienza del fare teatro. La vicenda prende spunto dalla storia: siamo in Germania nel 1455, quando Johann Gutenberg introduce la stampa a caratteri mobili, creando l’editoria e inaugurando di fatto l’Età Moderna, con tutto il seguito di implicazioni legate alla comunicazione e al libro che diventa un prodotto di mercato.

gli Oblivion in abiti di scena.

Conscio della portata rivoluzionaria di questa scoperta, Gutenberg sta per scegliere il primo titolo da stampare. Al culmine della sua ansia da prestazione bussa alla porta della prima stamperia della storia un signore, anzi, il Signore. È proprio Dio, che da millenni aspettava questo momento per diffondere un romanzo autobiografico, che all’inizio non promette molto a cominciare dal nome del proprio autore “Dio”; e lo scritto aspira ad essere un best-seller, ma l’autore non vuole soldi – fatto che lo rende molto appetibile a Gutenberg – ma solo copie omaggio per ogni albergo e punto di ristoro nel mondo. Se libro dev’essere, non potrà che intitolarsi “La Bibbia”, titolo che per altro non convince molto Dio. Come affermato dagli autori Davide Calabrese, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, “l’idea di raccontare come fossero andate le cose all’origine del mondo stuzzicava gli Oblivion da anni. Dal punto di vista della regia, Giorgio Gallione osserva che c’è “molto metodo e tanta follia. Gli Oblivion sono cinque straordinari “filosofi assurdisti”, cinque rigorosi fantasisti (“l’immaginazione è più importante della conoscenza”, insegna Einstein), cinque ricercatori teatrali che usano il comico come esercizio di intelligenza critica, di irriverenza; un’arma radiografica, acuminata e gentile, per togliere polvere e noia dal palcoscenico”. Le musiche di Lorenzo Scuda sono tutte originali, 22 brani dal barocco al rap che sottolineano ogni scena con “con citazioni e richiami a Cole Porter, Stephen Sondheim, Lloyd-Webber, al musical “Hamilton”. Gli Oblivion – Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli – si incontrano nel 2003 a Bologna.

Una scena dello spettacolo “La Bibbia riveduta e scorretta”.

Trascorrono anni intensi spesi nel teatro di rivista e nei musical, poi nel 2009 diventano notissimi al grande pubblico grazie al loro video su YouTube “I Promessi Sposi in 10 minuti”, e iniziano un lungo tour teatrale con lo spettacolo “Oblivion Show” per la regia di Gioele Dix: due stagioni di tour e oltre 200 repliche nei più importanti teatri italiani. Poi il debutto sul piccolo schermo a “Parla con me” di Serena Dandini e poi nel cast di “Zelig” nel 2011. Migliaia di studenti impazziscono per le loro parodie culturali, diventate ormai parte del gergo giovanile: oltre a “I Promessi Sposi in 10 minuti” ci sono “L’Inferno in 6 minuti” e “Pinocchio in 6 minuti”. Nasce anche un libro con dvd dal titolo “I Promessi Esplosi”, (Pendragon 2011) tra il didattico e il comico: esperienza confluita in una serie di Lectio Dementialis nei più prestigiosi Licei ed Atenei d’Italia. Nel 2011 debutta anche il nuovo show teatrale “Oblivion Show 2.0. Il Sussidiario” sempre con la regia di Gioele Dix. Nell’ottobre 2012 esce il loro primo singolo “Tutti quanti voglion fare yoga” seguito da un divertentissimo video interattivo, mentre nell’aprile 2013 viene pubblicato il singolo e video di “C’è bisogno di zebra”. Nell’agosto 2013 debutta sul palco del Ravello Festival “Othello, la H è muta”, spettacolo nel quale demoliscono a colpi di grottesca ironia sia l’ “Othello” di Shakespeare che l’ “Otello” di Verdi. Nel 2014 gli artisti presentano “Oblivion.zip”, dove per la prima volta è previsto il coinvolgimento del pubblico con una scaletta a richiesta dei presenti. Nel febbraio del 2015 debuttano sul web gli irresistibili mash-up del gruppo che ottengono milioni di visualizzazioni, in particolare “Morandi VS Queen”.

Graziana Borciani e Davide Calabrese (due degli Oblivion) durante lo spettacolo.

A dicembre 2015 sono ospiti di “Panariello sotto l’albero” in prima serata su RaiUno e a gennaio 2016 partecipano alla festa dei 40 anni del quotidiano La Repubblica dove presentano il nuovo singolo “Evolution of Sanremo”, un’incredibile carrellata delle 68 canzoni vincitrici del festival di Sanremo in soli 5 minuti. Nel 2015 debutta “Oblivion: The Human Jukebox”, sempre con la consulenza registica di Giorgio Gallione, in scena per tre stagioni nei principali teatri italiani, tra i quali il Sistina di Roma. La presenza del gruppo su Internet è sempre massiccia, con diverse serie di video che raccolgono milioni di click: dai video di “Papale e Quale” in cui si arrangiano i più famosi brani di Chiesa come fossero successi pop, a “V per Venditti” pillole di satira musicale sui cantanti italiani e stranieri più amati dal grande pubblico. Nel 2018 debuttano nel loro primo musical originale, “La Bibbia riveduta e scorretta”, regia di Giorgio Gallione: le vicende più incredibili dell’Antico e Nuovo Testamento, le parti scartate e tutta la Verità sulla Creazione del mondo, finalmente nella versione senza censure. Con questo irresistibile show gli Oblivion si mettono alla prova per la prima volta con un vero e proprio musical comico, sempre “oblivionescamente” dissacrante, che entusiasma pubblico e critica a colpi di sonori sold out. Il 2019 si apre con un debutto assoluto: esce il singolo “Chiedimi Come” (dal 12 marzo in streaming e digital store, Backstage – Artist 1 Entertainment), soundtrack del film “Scappo a casa” con Aldo Baglio (regia di Enrico Lando, produzione AGIDI DUE, Distribuzione Medusa Film), prima volta in cui gli Oblivion realizzano un brano per la colonna sonora di un film. Venerdì 7 febbraio 2020 alle ore 21:00 – Turno A e Sabato 8 febbraio 2020 alle ore 17:30 – Turno B gli Oblivion saranno a Messina, al Teatro Vittorio Emanuele col loro spettacolo “La Bibbia riveduta e scorretta”, un atto unico denso di cultura ed intelligente ironia.

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