Il prossimo 29 ottobre al PalaCultura Antonello verrà inaugurata la mostra “Calligrammi” di Pina Inferrera. L’evento culturale rientra nel progetto “Le Scalinate dell’Arte”, progetto pluriennale dedicato all’arte e agli artisti contemporanei, che pone il Comune di Messina come capofila e la società Team Project partner.
L’artista siciliana torna nella sua città natale con una antologica a “stanze”’. Un lungo articolato racconto all’indietro rappresentato da novanta opere che racchiudono una creatività eclettica e inaspettata, densa dello spirito femmineo e ironico di una riflessione mai terminata intorno al rapporto tra uomo e natura. Sculture realizzate con materiali plastici riciclati, inquietanti “sedie” dai capelli plastici sgargianti e attraenti, una luminosa casetta chiodata, simbolo gentilmente atroce del calore familiare. L’antologica messinese riconcilia Pina Inferrera con la città da cui partì alla fine degli anni ’70, riassumendo la produzione di un’artista da diverso tempo al centro dell’attenzione di critica e pubblico. L’attività artistica dell’autrice oggi è volta prevalentemente alla fotografia come mezzo privilegiato per una osservazione reale ed obiettiva, per evidenziare e segnalare, ma non per questo rinunciare alla poeticità della visione.
In evidenza gli ultimi cicli fotografici (Calligrammi, Echi Normandia, Dalla Luce Nell’Acqua, La poetica della Luce, Aura Aurea, Nel Silenzio, Rerum Natura), passando per Somnia e Mutae Mutabilis fino ai video e alle installazioni degli anni ’90. L’artista ha rivolto il suo interesse all’arte fotografica con l’intento di indagare l’uomo e il suo habitat, le sue immagini si muovono tra reale e surreale, in una natura incontaminata in cui l’uso particolare della luce suggerisce uno spazio spirituale. L’indagine di Pina Inferrera è rivolta all’esplorazione della realtà circostante, spazia dall’osservazione della natura, l’ambiente e l’uomo, all’analisi di reperti. Parallelamente l’artista ha esplorato altre possibilità espressive come video e installazioni; utilizzando reperti industriali ha realizzato opere site-specific dalle dimensioni imponenti, capaci di ridisegnare lo spazio. La mostra, che sarà visitabile fino al 27 novembre ha l’obiettivo di proporre artisti messinesi di grande prestigio ma poco conosciuti alla loro città d’origine. L’iniziativa artistica è stata ideata da Giovanni Lucentini e curata da Mosè Previti. Finanziato nell’ambito del Po Fesr Sicilia 2007-2013, “Le Scalinate dell’Arte” ha già realizzato, tra l’altro, la collettiva fotografica “Visioni del Mito”, le antologiche “Bruno Samperi, apprendista artigiano” e “Messina X Messina. Il viaggio infinito di Lillo Messina”, la mostra “Inediti grafici di Felice Canonico”, la personale “Vanessa’s Room” di Giuditta R, l’installazione-evento “Caronte” di Santo Arizzi esposta alla Dogana della città mentre è in corso la realizzazione del triplice murale “Germe” ad opera di MaCa sulla Scalinata Monsignor Bruno.