Nel primo tempo i campani sfruttano soltanto con un calcio di rigore per un tocco di mani di Celic la superiorità territoriale. Nel finale convincente reazione del Messina, vicino al gol con Piovaccari e Fofana. Nella ripresa, nel migliore momenti dei giallorossi, pesa l’indecisione di Camilleri, con Leonetti che raddoppia. Russo con una strepitosa marcatura infiamma il finale.
Il pre-partita. Acquisita la salvezza con due giornate di anticipo, il Messina chiude la sua stagione già a metà aprile, due mesi e mezzo prima rispetto a quanto era accaduto meno di un anno fa, con la promozione dalla D conquistata soltanto a inizio luglio. Raciti propone due novità nell’undici titolare: Trasciani in difesa e Busatto in attacco. Indisponibili Morelli, Carillo, Simonetti e Gonçalves. I peloritani vogliono cancellare il 5-0 subito all’andata, che costò la panchina ad Eziolino Capuano, e scendono in campo con un’inedita divisa interamente gialla. Tenuta rossa invece per i campani, che provano a difendere il piazzamento playoff. Prima del calcio d’inizio il centrocampista Fofana è stato premiato come miglior giocatore messinese della stagione con il premio intitolato al giornalista Reno De Benedetto.
La cronaca. Dopo le iniziali fasi di studio, il primo spunto al 10′ con Lewandowski bravo a respingere l’insidiosa conclusione dalla distanza di Giannone. Sulla respinta corta del portiere il gioco viene fermato per una posizione di offside. Sul fronte opposto al 13′ si spegne a lato il tentativo da fuori area di Fazzi. Al 15′ sugli sviluppi di un corner bello spunto di Varutti, che si libera bene ma poi da dentro l’area calcia altissimo. Sul ribaltamento di fronte viene fermato in extremis Russo. Il match si accende: Lewandowski blocca a terra il tentativo da fuori di Giannone. Perina è costretto a respingere con i pugni un cross dalla destra, mentre al 19′ si spegne sopra la traversa il tiro-cross di Manzi. L’estremo difensore messinese, ancora una volta preferito a Caruso, blocca senza problemi anche il tentativo di Tascone al 23′. Altre due occasioni per gli ospiti alla mezzora: prima Lewandowski blocca il tiro di Leonetti, poi Franco spedisce di un soffio a lato. La Turris si morde le mani perché al 32′ non inquadra la porta ancora Varutti, ben smarcato in area. “Gol sbagliato, gol subito” recita un vecchio adagio e al 34′ per poco non è il Messina a passare in vantaggio con Piovaccari, il cui tentativo dal limite viene deviato in corner. Celic tocca di mano in area una conclusione di Giannone e il direttore di gara fischia un rigore, apparso inevitabile. Dal dischetto va a segno proprio il numero dieci, al decimo gol in campionato, il primo nel girone di ritorno (non segnava dal match di andata). Il Messina si scuote e Fofana prima si libera e poi con una conclusione a giro manca di poco l’eurogol: decisivo Perina, che si rifugia in angolo. Al 45′ Russo costringe ancora il portiere agli straordinari su un calcio di punizione dal versante sinistro. Convincente la reazione dei peloritani, che conquistano cinque corner nella seconda metà del primo tempo.
Doppio cambio nell’intervallo: Marginean e Angileri rimpiazzano Busatto e Trasciani. Camilleri devia in corner il tentativo di Manzi. Sulla ripartenza Messina vicino al pari con Russo, che di testa non riesce ad angolare sul traversone da sinistra di Statella. Insistita adesso l’azione dei padroni di casa, che invocano un calcio di rigore per una presunta irregolarità di Esempio. Sulla ripartenza clamorosa ingenuità di Camilleri, che alza il pallone a campanile, offrendo di fatto un assist a Leonetti, che deve soltanto battere Lewandowski in uscita. Accade davvero di tutto: due minuti dopo Piovaccari in spaccata colpisce la traversa, poi la Turris se la cava anche sui tentativi di tap-in di Marginean e dello stesso attaccante, a un passo dal suo 150esimo gol in carriera. Messina davvero sfortunato. Sul fronte opposto Giannone sfiora il tris con una parabola che sbatte sulla traversa: fase del match vibrante. Poi però i ritmi si abbassano e Raciti prova a scuotere i suoi inserendo Adorante per Fofana. Al 33′ Perina in uscita anticipa in extremis Piovaccari dopo essere stato anticipato di testa proprio dal neo-entrato. A riaccendere improvvisamente il match è Russo, che al 36′ firma un autentico eurogol da fuori area, insaccando a fil di palo. Terza marcatura per il calciatore di proprietà del Napoli, che si merita gli applausi del “Franco Scoglio”. Due minuti dopo Fazzi va a un passo dal 2-2 con un’altra strepitosa conclusione dalla distanza: mani nei capelli per l’ex Padova. Sul fronte opposto ci prova Giannone, che però non inquadra i pali. Al 45′ Perina blocca la sponda di testa di Piovaccari. Quattro minuti di recupero, che si aprono con gli ingressi in campo di Caruso e D’Amore. Non accade più nulla. Il Messina chiude la stagione con una sconfitta, indolore ai fini della classifica. La Turris, vittoriosa come all’andata, vede invece i playoff.
Il tabellino. Messina-Turris 1-2
Marcatori: al 37′ pt Giannone (T), al 7′ st Leonetti (T), al 36′ st Russo (M).
Messina (4-3-3): Lewandowski (46′ st Caruso); Trasciani (1′ st Angileri), Camilleri, Celic, Fazzi; Fofana (24′ st Adorante), Rizzo (K; 46′ st D’Amore), Busatto (1′ st Marginean); Russo, Piovaccari, Statella. A disposizione: Rondinella, Konate, Balde, Catania, Giuffrida, Damian, Matese. Allenatore: Ezio Raciti.
Turris (3-4-3): Perina; Manzi, Di Nunzio (K), Esempio; Tascone, Zampa, Franco (22′ st Bordo), Varutti; Giannone (38′ st Pavone), Longo, Leonetti (13′ st Loreto). A disposizione: Abagnale, Sbraga, Zanoni, Finardi, Iglio, Nunziante, Ghislandi, Santaniello, D’Oriano. Allenatore: Bruno Caneo.
Arbitro: Giorgio Vergaro di Bari.
Assistenti: Matteo Pressato di Latina e Simone Biffi di Treviglio. Quarto uomo: Simone Di Renzo di Bolzano.
Note – Ammoniti: al 35′ pt Celic (M), al 45′ pt Di Nunzio (T), 47′ st Manzi (T). Corner: 7-4. Recupero: 2′ pt e 5′ st. Spettatori: oltre 2.000 (1.270 biglietti venduti per un incasso di 6.100 euro).