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Al Clan Off Teatro continuano le repliche de “La città abbandonata”

Fino al 6 gennaio al Teatro Clan Off sarà possibile assistere allo spettacolo “La città abbandonata”. Un appuntamento speciale per tutta la famiglia. Uno spettacolo per grandi e piccini per trasformare il Clan Off Teatro in uno spazio ancora più magico e fantastico e vivere pienamente l’atmosfera delle feste.

Fiordispina
Fiordispina, interpretata da Arianna D’Arrigo (foto Giuseppe Contarini)

Una nuova produzione firmata Clan degli Attori, per salutare il nuovo anno: al Clan Off Teatro di via Trento, da giovedì 27 sino a domenica 30 dicembre e poi dal 3 al 6 gennaio in scena “La città abbandonata”, opera semi sconosciuta del 1978 dello scrittore Italo Calvino, proposta come evento speciale fuori abbonamento. Spettacolo unico giornaliero previsto sempre per le ore 18:30. Una piccola e poetica pièce teatrale sul destino di un viaggiatore che si ritrova, non sapendo come, in una città abbandonata i cui unici abitanti sono Polidoro, un vagabondo curioso e simpatico e la bionda e sognante Fiordispina che continuano a vivere come se la città fosse ancora al suo antico splendore, mentre tutto intorno sta cadendo a pezzi a causa di una antica disputa tra due fate: fata Cespugliosa con il potere sulla natura e fata Altamura con il potere sulle città. Il viaggiatore si ritroverà rapito da questo mondo magico e suo malgrado subirà le sorti della città. Una ironia sottile trama tutta la storia, adatta per questo a suscitare risate e divertimento tra i più piccoli e riflessioni e pensieri nei più grandi, per un testo che guarda al passato, al presente e al futuro delle nostre città, troppo spesso preda degli interessi di pochi che ne deturpano la bellezza. A curare la regia Giovanni Maria Currò in scena Gaspare Bonina, Piera Costantino, Arianna D’Arrigo, Alessandra Zecchetto, allievi attori dei laboratori condotti dal Clan degli Attori.

Fata Cespugliosa
Fata Cespugliosa, interpretata da Piera Costantino (foto Giuseppe Contarini)

Insieme a loro Mauro Failla, a curare gli elaborati, ricchi e fantasiosi costumi Liliana Pispisa, le scene preziose ed efficaci sono di Franco Currò, regia aiuto di Carlo Spinelli, foto di scena Giuseppe Contarini.

Personaggi e interpreti.

FATA ALTAMURA (Alessandra Zecchetto) “Monolitica” ed austera, con i suoi incantesimi da millenni domina le città, maestose sotto il suo controllo. Ha la passione per il gioco dei dadi, come Cespugliosa l’altra fata, sua rivale, con la quale di tanto in tanto ama giocare mettendo come posta una diversa città. La sua magia sempiterna è molto potente.

FATA CESPUGLIOSA (Piera Costantino) “Terrena” e capricciosa, controlla le bestie, le foreste e tutto il regno animale e vegetale; si è succeduta con Altamura nel dominio della città in cui è ambientata la storia. Ama giocare i propri regni ed i propri tesori a dadi con la sua amica-antagonista Altamura. La sua magia è forte e selvaggia come la Natura che controlla abilmente.

Fata Altamura
Alessandra Zecchetto nei panni della Fata Altamura (foto Giuseppe Contarini)

FIORDISPINA (Arianna D’Arrigo) Ultima degli abitanti della città, prosegue la sua vita, insieme al vagabondo Polidoro, facendo continuare la vita stessa della città. Svampita ed un po’ sciroccata, crede di essere una principessa, muovendosi in un regno immaginario, sbiadito e dimenticato, ma per lei ancora vivo e pieno di fasti. POLIDORO (Mauro Failla) Vagabondo, bizzarro e stralunato, si aggira per la città abbandonata perpetuandone la vita. Si agita per rappresentare tutta la popolazione, alternandosi tra diversi, strampalati ruoli che l’occasione di volta in volta richiede.

Polidoro
Mauro Failla è Polidoro (foto Giuseppe Contarini)

ANACLETO (Gaspare Bonina) Un viaggiatore, che si ritrova per caso in una città che è andata completamente distrutta i cui abitanti sono tutti scappati, tranne un vagabondo, Polidoro ed una giovane donna, Fiordispina della quale perdutamente si innamora e con cui deciderà di fuggire.

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