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Akademia, Norgini: “Si cresce anche perdendo ma a Messina c’è tutto per vincere”

Il libero Maria Chiara Norgini è il settimo volto nuovo in casa Akademia Sant’Anna. Dopo avere sfiorato il salto in A1, il club messinese ha alzato ulteriormente l’asticella e non lascerà nulla d’intentato nella corsa promozione. La 25enne perugina diede una svolta alla carriera trasferendosi in Lombardia. Le chiamate prima della Pro Patria Milano, poi di Ornavasso e Rovigo, arrivavano da luoghi non proprio dietro l’angolo per lei che viveva nel centro Italia: “Ho trascorso la prima parte di settore giovanile a casa. Poi il mio attuale procuratore mi ha notato, contattata, proponendomi e consigliandomi di proseguire a Milano per realizzare ciò che sognavo”. 

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Maria Chiara Norgini durante la presentazione a Vicenza

Nelle statistiche di un libero i punti non sono mai scontati: “Eppure è capitato. Ricordo un anno a Brescia in cui, nel giro dietro, entravo in battuta. Non servivo da tantissimo, piano piano ho ritrovato il mio equilibrio. Così faccio il mio ingresso in partita con un’ace su Sansonna. Non me lo aspettavo sinceramente. Diciamo che, anche da libero, ho scoperto più aspetti”.

Sono arrivate poi la chiamata in A1 di Firenze sponda Il Bisonte e gli anni di Brescia: “A Brescia ho centrato la prima promozione in A1, un ricordo che mi porto dietro e ho addirittura tatuato sulla pelle. La persona e l’atleta che sono oggi lo devo a tutto il percorso che ho fatto, un processo lungo. Rifarei tutto allo stesso modo, non cambierei nulla”.

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Maria Chiara Norgini con la divisa di Vicenza

Maria Chiara si porta dietro chiaramente tante esperienze: “Negli anni si stringono amicizie e ti porti dietro persone, episodi, emozioni che ti crescono. Dell’anno a Firenze, Indre Sorokaite che mi ha insegnato come lavorare ad alto livello, ad essere professionisti. Da Brescia, invece, Simona Gioli. Ho delle foto conservate: da piccolina era il mio idolo e, in occasione della promozione, ho fatto un collage proprio perché ci eravamo trovate a vincere un campionato insieme. Lei, che per me è stata una mamma, era super contenta. Ma ce ne sono tante di persone che dovrei nominare”.

A Baronissi e Talmassons con coach Leo Barbieri che, quest’anno, ha trascinato le friulane in A1: “Non credevo che in finale ce la facessero. Ho seguito le ultime partite e ho visto che giocavano molto bene. Erano riuscite a trovare la giusta quadratura: ciò che fa la differenza in quelle partite è proprio il collettivo. In fondo, dico la verità, tifavo Messina e non mi aspettavo che arrivasse Talmassons in A1. Complimenti per il traguardo”.

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L’ex Barbara Varaldo ha “ispirato” la scelta di Norgini

Con Marsala per Norgini la retrocessione dalla A2: “Eravamo partite molto bene. Purtroppo abbiamo dovuto affrontare delle dinamiche complicate da gestire ed è andata a finire così. Mi reputo una persona positiva e vedo sempre il buono di ogni annata. Credo che, paradossalmente, serva più un anno così per capire e migliorarsi, piuttosto che quando vinci. Vincere è sempre bello, però anche la sconfitta forma molto. Mi hanno chiesto di rimanere e sono ripartita da lì. Volevo stare bene, dopo tanti anni in giro. Mi ero trovata a mio agio e così ho sposato un progetto anche in una categoria inferiore”.

La scelta di Messina è stata ispirata da due ex dell’Akademia: “Me ne avevano già parlato bene Barbara Varaldo e Giorgia Silotto, due ex, ancora prima che arrivasse la chiamata di fine anno; ma anche dell’allenatore che, girando, comunque conoscevo già, della società e dell’organizzazione. In realtà, quando è arrivata la proposta, non avevo neppure il dubbio se accettare o meno. A Barbara e Giorgia ho semplicemente detto che avevo firmato, sono state contente per me. La squadra allestita è completa, di alto livello, con nomi importanti con cui avrò il piacere di condividere quest’annata”.

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Maria Chiara Norgini in ricezione a Vicenza (foto Roberto Muliere)

Uno degli altri sei acquisti già formalizzati non rappresenterà una novità per Norgini: “Conosco Chiara Mason per averci giocato insieme nelle giovanili, dopo tanti anni ci ritroveremo. C’è un chiaro impegno della società, per costruire una squadra così ce ne vuole molto. Sappiamo che ci sono obiettivi importanti e, senza dire nulla, mi auguro di riuscire ad ottenerli tutti”.

Il torneo si annuncia ancora più livellato verso l’alto: “Sono propositiva per la prossima annata. Ci sono i giusti presupposti, anche se sarà lunga e andrà giocata. Il livello della serie A2 è cresciuto tanto negli ultimi anni. Sarà un campionato impegnativo e difficile. Credo che insieme riusciremo a costruire un ambiente sereno, stando uniti per arrivare agli obiettivi. Aspettative e voglia per fare bene ci sono, un passetto alla volta si raggiungeranno mete belle e importanti”.

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