L’Akademia Messina ha concluso la sua stagione nella semifinale playoff contro Talmassons, adesso in vantaggio anche nella serie finale con Busto Arsizio. Per il presidente Fabrizio Costantino soltanto una tappa intermedia del costante percorso di crescita avviato cinque anni fa, che dopo il ritorno in A2 prevede anche il primo storico salto in A1.
Il massimo dirigente invoca maggiore partecipazione al PalaRescifina: “Lancio la provocazione, se Messina ci ama quando inizieremo la campagna abbonamenti voglio vedere una città matura. Stiamo allestendo una corazzata per il prossimo anno per andare in serie A1. Stop ai biglietti gratis, la gente deve essere matura e pagare un biglietto. Il contributo della città è un altro step per crescere. Stiamo investendo un milione di euro per la prossima stagione. L’imprenditoria l’abbiamo dalla nostra parte; ora, manca la gente che aspettiamo al palazzetto”.
Le dirette web hanno registrato numeri lusinghieri: “La città di Messina merita palcoscenici importanti. Nelle ultime gare disputate in trasferta i dati delle partite viste parlano di uno share di quasi settemila persone, mentre il calcio il lunedì fa duemila spettatori. Dobbiamo partire da qui; c’è stato poco pubblico ma dobbiamo analizzare i dati nel giusto modo. La serie A manca da tanti anni; dobbiamo far nuovamente nascere nella gente la passione verso questo sport. I nostri numeri vanno letti anche rispetto al fatto che Volleyball World trasmette gli incontri. I 1.500 di oggi e i numeri realizzati in trasferta dalla tv locale sono il bacino da cui ripartire”.
Costantino è deluso dall’insufficiente supporto delle Istituzioni locali: “L’Amministrazione Comune ci è vicina ma non basta. La Regione Sicilia invece è indietro con i pagamenti dei contributi di due anni. L’assessore Elvira Amata è messinese e ci riferisce che non ci sono risorse umane. Ho chiesto di essere trattato come la Saturnia Catania, che è sponsorizzata dalla Regione, ma ci hanno risposto che non è possibile. Lavoriamo con Malta per propagandare un altro paese mentre la Sicilia dovrebbe sostenere le società di vertice”.
I costi per sostenere un campionato con poche realtà al Sud (Melendugno in Puglia mentre la calabrese Soverato è retrocessa) sono davvero ingenti: “La trasferta a Talmassons è costata 8mila euro. Non esistono più i voli low cost, ci sono fondi per i residenti in Sicilia, ma le nostre atlete non lo sono. Andremo incontro a spese eccessive e per vincere un campionato avremo bisogno di energie fisiche ed economiche, con o senza Istituzioni continueremo sulla nostra strada”.
Costantino non lesinerà sforzi, come avviene già da qualche stagione: “Lavoro sedici ore al giorno, della mia attività principale non me ne occupo da un anno e mezzo. I primi due anni, dopo avere uscito fondi di tasca mia, siamo arrivati ad un risultato frutto del lavoro realizzato in prima persona con gli imprenditori. Loro adesso sono i primi tifosi, amici che assistono alle partite. In una città economicamente depressa, rispetto a quelle del Nord, lavoriamo con le piccole sponsorizzazioni e ne servono ottanta, Ora puntiamo ai cento sponsor”.
