Primi allenamenti congiunti per l’Akademia Sant’Anna, che punta a mettere benzina nel motore e si avvicina in maniera progressiva all’esordio stagionale, in programma l’8 ottobre. Ad ospitare le ragazze messinesi sono stati il Teams Volley Catania e l’Amando Volley di a Santa Teresa di Riva, due formazioni di serie B1.
Test che hanno permesso a tutte le atlete peloritane di prendere maggiore confidenza con il campo e allo staff tecnico di verificare la bontà del lavoro svolto sino a questo momento. Il tecnico Fabio Bonafede fa il punto della situazione: “La preparazione procede bene. In palestra c’è grande entusiasmo e voglia di lavorare. Ho trovato un gruppo di ragazze molto disponibili e questo facilita la nostra crescita, che sta procedendo in modo armonico. Stiamo iniziando ad essere gruppo e le atlete poco alla volta stanno trovando la giusta amalgama e la corretta intesa tra di loro”.
La priorità è chiaramente la condizione fisica: “È chiaro che in questa fase prevalgono più i contenuti di carattere atletico su quelli tecnici ma, in questo senso, gli allenamenti congiunti programmati ci condurranno pian piano a migliorare anche le nostre dinamiche di gioco e ad avere i giusti riscontri sul lavoro che stiamo svolgendo”.
Uno degli elementi più attesi della prossima stagione è la statunitense Kelsie Payne, autentico colpo del mercato estivo dell’Akademia Sant’Anna. Tanti tornei universitari americani alle spalle, esperienze maturate all’estero e diversi riconoscimenti in bacheca per l’atleta originaria di Austin, in Texas, come quello ottenuto recentemente, quando la KU Womens Club Volleyball l’ha premiata inserendola nella Kansas Athletics Hall of Fame.
“Sono stata accolta benissimo sia dalla città, davvero bella, che dalle mie compagne di squadra. Sono molto contenta di far parte del progetto e, personalmente, di poter continuare a crescere”. Una squadra costruita con l’obiettivo di fare bene e a cui Payne potrà dare un notevole contributo: “In questo primo periodo ho avuto modo di constatare la qualità del gruppo. Abbiamo molte aspettative, sia noi che i tifosi. Andremo avanti insieme e sono felice di poter dare il mio apporto nella crescita della squadra, anche mettendo al suo servizio la mia esperienza maturata in diversi campionati fuori dal mio Paese”.
Sulle caratteristiche che diversificano il volley statunitense da quello europeo, Kelsie è già informata: “Ho diverse amiche che giocano in serie A1 e A2 e così ho potuto chiedere a loro il più possibile su questi campionati. La differenza maggiore è legata al fatto che qui in Italia le atlete diventano subito professioniste, mentre negli Usa, ma anche negli altri paesi, il percorso è più lungo. Sarà un’opportunità potermi confrontare con atlete abituate a vivere il professionismo sin dall’inizio della loro carriera”.