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Messina

Akademia, Bonafede: “Atteggiamento persecutorio”. Costantino: “Esigo rispetto”

La Desi Shipping Messina non è riuscita a vincere più di un set contro l’Albese Como, capolista incontrastata della Poule salvezza di serie A2 femminile e probabilmente la formazione più quotata del girone settentrionale impegnata nella seconda fase. Le peloritane restano a quota 17 punti, a nove lunghezze dal Montale e dalla zona salvezza, anche se con una gara ancora da recuperar (due rispetto a Lecco, quarta a quota 30 punti). Alle loro spalle Club Italia, già battuto alla Cittadella, e Perugia.

Akademia Sant'Anna
La centrale Melissa Martinelli alla battuta

“Sono soddisfatto perché abbiamo fatto veramente una gran bella partita per le nostre possibilità – ha sottolineato il tecnico messinese Fabio Bonafede. Como ci distanziava di tanto in classifica ma la differenza di punti in campo non si è vista. Anche nel primo set, vinto più nettamente dalle nostre avversarie, abbiamo giocato”.

Staff tecnico e dirigenza hanno puntato duramente il dito contro l’arbitraggio: “Non si è capito un atteggiamento persecutorio che ci ha tagliato le gambe in alcuni momenti cruciali della partita: tutti gli episodi controversi sono stati valutati a senso unico. Abbiamo incontrato una squadra molto forte ed organizzata e questo ci fa rammaricare ulteriormente: lavoriamo insieme da appena un mese e non possiamo uscire dal campo con la sensazione netta di aver subito dei torti reiterati, ma è un discorso che esula dalla squadra avversaria, perché ci è successo anche in altre partite. Peccato perché le due squadre hanno giocato una bella pallavolo e per quelle che sono le nostre possibilità attuali ci portiamo dietro degli errori stupidi ma dovuti anche ad una partita che è stata rovinata. Anche il fatto che la gente sia uscita dal palazzetto inferocita la dice lunga”.

Akademia Sant'Anna
Un time-out dell’Akademia Sant’Anna

Anche il presidente Fabrizio Costantino non ha nascosto la sua amarezza: “Non commento mai la partita, lo fanno gli addetti ai lavori. Forse la prima volta in quattro anni intervengo per commentare e bacchettare una classe arbitrale al di sotto di quelle che sono le normali prestazioni in una A2 di volley femminile. Non abbiamo mai preso multe e cerco di restare equilibrato. Chiedo, però, rispetto, perché da tante giornate assistiamo a scelte arbitrali assurde. Ci può stare una svista in una gara, ma abbiamo visto dell’incredibile e la gente è andata via dal palazzetto delusa e disgustata. Quando sediamo in Assemblea di Lega dedichiamo tanto tempo alla crescita del nostro movimento sportivo, ma nel momento in cui assistiamo a queste situazioni non facciamo altro che rallentare questo processo di crescita perché la gente si allontana, e ad essere danneggiata non è solamente una società sportiva ma l’intero movimento. Ho grande rispetto per il lavoro difficile degli arbitri, ma ritengo che, come noi, nel momento in cui sbagliano ed è palese ed evidente guardando la partita, allora devono pagare. Esigo rispetto da chiunque venga ad arbitrare le partite di volley femminile”.

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