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Messina

Adorante: “Sono stato ingenuo. Volevo mettere la palla fuori e l’ho colpito”

Andrea Adorante ha macchiato la sua rete nel primo tempo con l’espulsione che ha lasciato il Messina in inferiorità nel finale: “Il gioco stava rallentando un po’ troppo e volevo mettere fuori la palla. Sono andato per tirare e ho colpito il giocatore. Nelle immagini purtroppo si è visto soltanto il calcio: si prende quello in considerazione e io mi prendo l’espulsione”. 

Adorante
Adorante aveva portato in vantaggio il Messina (foto Nino La Macchia)

L’attaccante scuola Inter non vuole però essere etichettato come un elemento rissoso: “Mi dispiace di avere lasciato la squadra in dieci perché ero affianco a loro, volevo lottare per portare a casa una vittoria importantissima. Sono stato un po’ ingenuo e ragazzino sotto questo punto di vista. Spero che questa espulsione mi farà crescere. Non sono il tipo di giocatore che si innervosisce, risponde, ha gesti di stizza o prende a calci gli avversari”.

Un rosso diretto che offusca anche la soddisfazione per il terzo centro in trasferta, dopo Castellammare e Monopoli: “Sono contentissimo per il gol. Non è la cosa principale ma resta fondamentale per un attaccante, che vorrebbe sempre le palle giuste. Catania ha fatto una grande azione. Purtroppo la felicità passa in secondo piano: abbiamo perso una partita che avevamo in mano e dispiace”.

Albertazzi
Albertazzi battuto da Adorante (foto Nino La Macchia)

Adorante ha commentato infine il rigore, apparso inesistente, valso il 2-1 e la mancata concessione di un penalty agli ospiti: “La squadra è forte e giovane. In questa partita gli episodi ci sono andati contro. Siamo passati in svantaggio su rigore, ma non abbiamo mai smesso di correre e lottare per la vittoria. Sulle sconfitte comunque ci si può lavorare in modo positivo”. 

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