Tempo di saluti, dediche e ringraziamenti. L’attaccante Andrea Adorante, protagonista in maglia giallorossa con otto reti in campionato, ha scritto su Instagram il suo pensiero sulla stagione del Messina, ufficialmente terminata con la gara casalinga contro la Turris dopo una salvezza già acquisita dalla settimana prima.
adoranteandrea “Eccoci qui. Siamo arrivati alla fine di un’altra stagione, ricca di emozioni, soddisfazioni e insegnamenti. Abbiamo raggiunto un obiettivo che rimarrà nostro per sempre. Mi sono allenato ogni giorno con un gruppo composto da persone vere, leali e sincere, pronte a tendermi la mano o a porgermi la spalla nel momento del bisogno. Ringrazio tutti, i magazzinieri, i fisioterapisti, i dottori, gli allenatori che nelle difficoltà collettive sono sempre riusciti a strappare un sorriso. Ringrazio la città e i tifosi che mi hanno fatto sentire a casa fin dal primo giorno. Grazie a tutti di tutto”.
Non sono mancati i momenti duri e lo sa bene il difensore Gabriele Morelli, a lungo costretto a rimanere ai box per le complicazioni causate dal Covid, ma rientrato giusto in tempo per il rush finale. Sua la rete decisiva nella sfida contro il Latina.
gabrielemorelli19 “Facimm’stu miracl” non è soltanto il nome del nostro gruppo Whatsapp, è quello che abbiamo fatto. Una vera impresa. Un obiettivo così apparentemente lontano non poteva che raggiungerlo una squadra, ma una famiglia. Sempre insieme durante i momenti difficili, ancora più abbracciati dopo ogni risultato positivo che ci faceva avvicinare a questa ‘dannata’ salvezza. Ce l’abbiamo fatta, ci abbiamo sempre creduto e ci siamo sudati ogni singolo punto. Uniti. Ogni volta di più. La squadra, la città, il tifo. Questo risultato è NOSTRO. Forza Messina”.
Dopo la vittoria contro il Taranto, che ha regalato la matematica certezza della permanenza in C con due turni d’anticipo, il difensore Vincenzo Camilleri aveva voluto ringraziare in particolare il match-winner Giuseppe Rizzo, fraterno amico:
camillozzo6 “Mi chiamavi tutti i giorni e mi dicevi “Viciè amunì veni a Messina haiu bisogno i tia l’ammu a sabbari”. Con quelle telefonate mi hai trasmesso quella voglia di fare l’impresa, di vincere una grande sfida, di difendere i colori di una società e una città intera che merita ben altro e quando domenica hai fatto gol tu, sotto la nostra curva si è chiuso il cerchio e ho capito che era tutto scritto e non poteva essere scritto in maniera migliore. Voglio ringraziarti me frate Pè se ho vissuto questi mesi difficili ma stupendi è pure merito tuo, il resto è STORIA, storia che abbiamo scritto NOI, un gruppo speciale fatto di calciatori e uomini veri che hanno lottato sempre e solo per un unico obiettivo”.
