Si ferma la rincorsa dell’Upea ai piani alti dell’alta classifica, dopo sette vittorie consecutive è Trieste ad infliggere (80-83) ai paladini la quarta sconfitta stagionale, la seconda al “PalaFantozzi”.
Una sfida caratterizzata da un finale palpitante in cui i paladini sfiorano l’impresa di un recupero quasi insperato a pochi minuti dalla sirena. Meriti alla formazione giuliana di coach Dalmasson che ruota sul parquet tutti i suoi effettivi, con tanta corsa ed energia profusa ed in cui brilla il valore dei suoi giovani formati nel sempre florido vivaio della città della bora.
Dopo una partenza equilibrata, sono gli atleti di casa a trovare un piccolo break, appena smorzato dalla tenacia degli ospiti, con il primo periodo che si chiude sul 21-18 con l’ex Hoover presto costretto a tornare in panca con tre falli, situazione consimile anche per Sandro Nicevic.
Il successivo è un continuo botta e risposta fatto di fasi alterne che porta le squadre all’intervallo a distanze immutate (43-40). Trieste mette grande corsa e pressione agonistica, favorita anche dallo spesso ambiguo metro arbitrale che risulta troppo permissivo nei contatti specie sulle marcature sul perimetro.
L’orgoglio triestino è caratterizzato dall’impiego simultaneo di un quintetto di giovanissimi atleti che al cospetto di miti dell’infanzia come Pozzecco, Basile, Soragna, si esaltano in continui raddoppi e con grande caparbietà tenendo il campo senza particolari complessi: merito alla “linea verde” sposata dal club con elementi di prospettiva come Ruzzier, Mastrangelo, Tonut, Candussi, Fossati ed Urbani.
Serata nerissima dall’arco per i paladini che chiudono con un misero 17% (4 le realizzazioni alla fine su 23 tentativi) e qualche libero di troppo fallito. Trieste è molto più efficace e sin dal ritorno in campo dopo l’intervallo ha una marcia in più, e nei momenti clou con Carra e Hoover piazza le sue triple (50%, 8 su 16) arrivando a toccare un massimo vantaggio di dieci lunghezze (63-73) in apertura dell’ultimo periodo.
I time out del Poz e l’instancabile spinta del pubblico consentono ai paladini di rientrare in corsa, una scossa che si percepisce quando Basile (tripla) e Soragna dimezzano lo svantaggio. Sul cronometro restano poco più di tre minuti, e il miracolo sembra alla portata.
La pressione dell’Orlandina è contenuta con i falli sistematici degli ospiti, e dalla lunetta Mays, Archie e Nicevic mantengono la giusta freddezza per il -2. Mastrangelo riporta a quattro i punti, Soragna reclama per un tiro dall’angolo su cui probabilmente c’era un fallo non sanzionato dalla terna.
Gli ultimi secondi della sfida sembrano interminabili: falli sistematici, liberi e time out si susseguono. Soragna è perfetto dalla lunetta, Harris ne mette solo uno, Mays entrambi per l’80-81. Ancora 10″, Archie spende un nuovo fallo su Candussi che esegue in modo perfetto i suoi tiri, si riparte per l’ultimo assalto il cui onere tocca a Soragna con la conclusione per il supplementare che s’infrange sul ferro, tra la gioia dei giocatori ospiti che dopo Torino e Barcellona, conquistano un’altro scalpo di prestigio.
“Innanzitutto dobbiamo fare i complimenti – dichiara Gianmarco Pozzecco nel dopo gara – a coach Dalmasson e ai suoi ragazzi. Stanno ottenendo dei risultati importanti, nelle ultime tre gare hanno fatto cose straordinarie, i ragazzi che giocano per Dalmasson, essendo anche triestini, ci mettono sempre molta passione. Hanno fatto una grande partita: non hanno mai mollato, sono riusciti a metterla sul piano fisico e sull’energia, ci hanno messo le mani addosso e ci siamo lasciati innervosire. Noi, invece, non abbiamo avuto le gambe e l’energia per contrastarli. La fotografia della gara è stata la tripla da metà campo e il rimbalzo ad 1’ dalla fine di Mastrangelo. Lo sapevo che questa era la peggiore partita, dopo Veroli, che poteva capitarci, quindi merito a Trieste, noi abbiamo sperato di riuscire a rubarla, non abbiamo reagito come avremmo dovuto quando l’inerzia della sfida è cambiata a cavallo di seconda e terza frazione, dobbiamo tornare ad essere consapevoli che ogni gara di questo torneo, come le sconfitte odierne in casa di Brescia e Barcellona dimostrano, non ci sono gare facili“.
“Siamo una squadra che dopo alcune settimane ha trovato i suoi equilibri – commenta in sala stampa coach Eugenio Dalmasson, per il secondo anno consecutivo abile ad espugnare il PalaFantozzi – con l’obiettivo di giocarcela con tutti e far migliorare in campo i nostri giovani, e vincere con i liberi decisivi del ragazzo più giovane lo testimonia, ed ancora a 20″ dalla fine Fossati mi diceva dell’emozione di giocare contro Basile che aveva visto solo in Eurolega. Ci godiamo il momento“.
Nel prossimo turno la “banda Pozzecco” andrà a caccia di riscatto sul parquet della capolista Trento.
Tabellino:
Upea Capo d’Orlando-Pallacanestro Trieste 80-83
Parziali: 21-18; 22-22; 16-22; 21-21;
Upea Capo d’Orlando: Soragna 12, Nicevic 8, Portannese 4, Mays 15, Archie 23, Basile 7, Laquintana 2, Benevelli 7, Ciribeni ne, Cefarelli 2. All.: Gianmarco Pozzecco.
Pallacanestro Trieste 2004: Hoover 8, Harris 14, Diliegro 5, Candussi 6, Carra 13, Fossati 2, Tonut 11, Mastrangelo 15, Ruzzier 9, Urbani. All.: Eugenio Dalmasson.
Arbitri: Eduardo Ciano, Davide Scudiero e Giampaolo Marota.
Questo il video con le migliori azioni della sfida fra Upea Orlandina e Pallacanestro Trieste:
Questo il video con la conferenza stampa del tecnico dell’Upea Orlandina Gianmarco Pozzecco e dell’allenatore di Trieste Eugenio Dalmasson: