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Messina

Adecco Gold – Fari accesi sul derby tra Upea e Sigma

Cresce sensibilmente l’attesa per il secondo derby stagionale per la palla a spicchi della provincia di Messina, fari puntati sul “PalaFantozzi” dove si sfideranno Upea Capo d’Orlando e Sigma Barcellona.

1239769_10152151410652311_1685196474_nUn match valevole quale anticipo del ventesimo turno dell’Adecco Gold che si disputerà – salvo l’altro anticipo tra Verona e Trento – giovedì sera. Tutto esaurito sugli spalti dell’impianto di Piazza Bontempo, con i botteghini che resteranno chiusi.

Per chi non ha potuto reperire il biglietto, e per tutti gli appassionati, tifosi e non, semplici curiosi ci sarà la “consolazione” di poter assistere alla gara in diretta televisiva sulle frequenze di Antenna del Mediterraneo (canale provinciale 14, regionale 71 del digitale terrestre) per la telecronaca dei giornalisti Sergio Granata e Benedetto Orti Tullo, abituali commentatori delle due squadre.

L’appeal della sfida è altissimo, in ballo ci sono orgoglio e campanilismo, ma soprattutto due punti di notevole spessore ai fini della classifica in proiezione anche di un’ipotetica griglia play-off. All’andata, al termine di una sfida tra le più spettacolari del torneo, s’imposero i paladini trascinati dalle triple di Gianluca Basile (tra l’altro in dubbio per un problema fisico).

Immagini del derby dello scorso anno al
Immagini del derby dello scorso anno al “PalaFantozzi”

Da allora qualcosa è cambiato, le gerarchie della classifica, a dispetto dei pronostici del precampionato, hanno premiato più il quintetto di Capo d’Orlando che quello di Barcellona. Quest’ultimo ha vissuto una stagione certo più travagliata, caratterizzata dall’esonero di coach Giovanni Perdichizzi, il breve interregno di Ugo Ducarello, e il recente arrivo sulla panchina giallorossa di Marco Calvani che ha subito impresso una “scossa” vincendo con Brescia in casa e nell’altro derby con Trapani.

Sul fronte Upea, assaporata la vetta della classifica, la  seconda striscia di successi consecutivi si è fermata a sei: cadendo in un finale punto a punto a Ferentino. La gara in Ciociaria, però, si è caratterizzata per un arroventato dopo gara con le reciproche accuse emesse dai due coach che hanno fatto il giro dell’Italia, e a quanto pare non solo.

Gianmarco Pozzecco
Gianmarco Pozzecco

Gianmarco Pozzecco è intervenuto in sala stampa non per fare dietro front, ma con dignità ed onestà, ha ribadito la sua posizione : «Pur odiando il perbenismo, devo ammettere una cosa. Almeno metà delle persone che vivono direttamente un evento sportivo, usufruiscono direttamente di un becero stratagemma per scaricare la tensione tirando in ballo i santi. Purtroppo, e lo dico con estremo rammarico ma con grande onestà, mia mamma non sarà contenta di questo non faccio parte di quella meravigliosa metà che non utilizza questa cosa. Per quanto riguarda quanto riportato dall’allenatore di Ferentino, cito Schopenhauer: “L’uomo per natura pretende sempre di aver ragione”. Però io e l’allenatore della squadra avversaria sappiamo benissimo, per nostra fortuna, come sono andate le cose. E concludo dicendo leggete i provvedimenti disciplinari che hanno colpito me e i miei ragazzi, cioè zero, e quelli per Ferentino cui hanno squalificato il campo. Per fair-play ho da insegnare».

Matteo Soragna
Matteo Soragna

A presentare i temi del derby è Teo Soragna, il capitano con tanta esperienza sulle spalle ed “ex” per i lontani trascorsi e quindi ben consapevole delle due realtà: «Sicuramente è normale che dal punto di vista delle emozioni è una partita speciale per tutti, per noi, per loro, per i giocatori alla città. Non credo ci sia una favorita in questo momento tra noi e loro. Siamo due squadre che stanno lottano per qualcosa d’importante. Loro adesso hanno trovato nuovi equilibri, l’avessimo incontrati prima forse avevano difficoltà, ora hanno trovato continuità, modo di giocare con una nuova mentalità e qualche giocatore si è preso più responsabilizzati. Ho visto le foto dell’anno scorso  e sono rimasto impressionato dalla bellezza della cornice. Spero che sia una festa, aldilà della rivalità, con uno spettacolo dentro e fuori dal campo».

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