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Addio alla leggenda Nba Kobe Bryant. Il mondo dello sport è in lutto

Era una mattinata nebbiosa sulla contea di Los Angeles e un elicottero decollato da pochi minuti improvvisamente perde colpi, si avvita su sé stesso e precipita, schiantandosi su una zona collinosa e boschiva. Mentre i soccorsi erano ancora in azione, tra un fumo denso e le fiamme, il portale statunitense Tmz sgancia la notizia bomba: a bordo c’erano cinque persone, tra cui la leggenda del basket Kobe Bryant, tutti morti.

In pochi secondi la notizia fa il giro del mondo, ma ancora in molti sperano che non sia così, che ci sia un errore. Ma man mano che passano i minuti però, pur senza una conferma ufficiale, tutti i principali media americani sono in grado di confermare la tragedia: a schiantarsi nella boscaglia è stato proprio l’elicottero personale di Bryant, quello con cui il campionissimo amava spostarsi sempre, anche ai tempi degli allenamenti con i Lakers.

Kobe Bryant
Una coppia da leggenda con il centro Shaquille O’Neal (foto Ansa)

Insieme a lui sul velivolo anche la figlia maggiore Gianna Maria, 13 anni, astro nascente del basket femminile. Di loro campeggia su tutti i siti americani l’ultima gioiosa fotografia, un recente scatto che li ritrae abbracciati e sorridenti tra il pubblico di una partita dell’Nba. L’America e l’intero mondo dello sport sono sotto shock.

“The Black Mamba”, come era soprannominato Bryant, è considerato uno dei più grandi giocatori di sempre, un campione assoluto, dentro e fuori dal campo. Il suo ultimo tweet per congratularsi con un altro fenomeno, LeBron James, che proprio nelle ultime ore lo aveva scavalcato al terzo posto nella classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi.

Bryant e James
Il saluto tra Kobe Bryant e Lebron James che ha raccolto il suo testimone (foto Ansa)

Sui social il dolore di molti, fan, personalità dello sport, ma anche gente comune. Il presidente statunitense Donald Trump twitta: “Una terribile notizia”. Sconcerto in tutto il mondo: “Riposa in pace campione dentro e fuori”, scrive l’ex calciatore Francesco Totti. Incredulo il cestista italiano Marco Belinelli: “Non può essere vero”.

Dell’incidente si sa ancora poco. Sembra che Kobe e la figlia Gianna Maria si stessero dirigendo per una sessione di allenamenti alla “Mamba Academy”, l’accademia di basket da lui fondata. I testimoni raccontano di aver sentito il motore dell’elicottero perdere giri. Una volta caduto il velivolo ha preso immediatamente fuoco e questo ha reso più difficile l’intervento dei soccorsi, così come la zona impervia. La polizia indaga sulle cause, ma ci vorrà del tempo per avere delle risposte.

Kobe Bryant
Kobe Bryant con la divisa della Viola Reggio Calabria (foto Restoalsud it)

Figlio di Joe, giocatore professionista, Kobe aveva vissuto dai 6 ai 13 anni in Italia, fra Rieti e Reggio Calabria, indossando anche la casacca arancione della Viola negli anni del minibasket, Pistoia e Reggio Emilia, imparando bene l’italiano, frequentando elementari e medie e diventando tifoso del Milan.

Tornava spesso nel nostro paese e aveva un legame speciale con Ettore Messina che nel 2011 era andato nello staff degli allenatori dei Lakers e ricordava come con lui Kobe fosse tanto accogliente da parlare soprattutto in italiano. Ha chiuso la carriera con cinque titoli Nba vinti con i Lakers, la squadra in cui ha giocato per vent’anni, due con la nazionale Usa, ma soprattutto una presenza dominante. Nella sua carriera anche la vittoria di una statuetta agli Oscar per ‘Dear Basketball’, miglior cortometraggio d’animazione, due anni fa, sulla sua lettera strappalacrime con cui aveva annunciato il ritiro al basket.

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