È venuto a mancare a Milano all’età di 86 anni Giancarlo Sarti, storico dirigente del basket italiano, protagonista del miracolo Caserta degli anni ’80 con lo scudetto del 1991, inframezzato da un passaggio in Fortitudo Bologna a fine anni ’80 e una breve apparizione a Trieste. Nella classifica dei general manager più vincenti del basket italiano figura al quarto posto all time dopo Maurizio Gherardini, Toni Cappellari e Cesare Rubini.
Nella stagione 2003/04 arriva sullo Stretto, dopo che si concretizzò l’ammissione dell’allora Pallacanestro Messina in serie A. Nonostante le difficoltà si fece apprezzare per il suo lavoro e l’esperienza dimostrata nella ricostruzione del roster. Questo il pensiero del tempo sulla città e la nuova avventura in riva allo Stretto: “La città mi piace, l’accoglienza è buona. Quest’avventura m’invoglia anche a prescindere dalla categoria. Qui l’unico titolare è Busca (sua vecchia conoscenza dai tempi di Roseto e Udine, ndr). È una specie di scommessa contro il tempo: è affascinante. Mi eccita l’idea di rifare la squadra assieme a coach Perdichizzi“.
Questo invece il sentito ricordo di Andrea Luchi, il dirigente che lo aveva preceduto nel medesimo ruolo proprio a Messina: “La pallacanestro italiana perde un grandissimo interprete, Giancarlo Sarti. Ottimo giocatore, indossò anche la maglia azzurra, uno dei più grandi GM della storia. L’artefice del “miracolo” Juve Caserta, un punto di riferimento per i dirigenti più giovani, sempre attento, professionale, cordiale, un vero Signore. Ciao Giancarlo, la terra ti sia lieve”.