L’avventura si rinnova. Il lungo serpentone rosa per tre settimane monopolizzerà le giornate di milioni di italiani. Il Giro d’Italia del centenario ha aperto i battenti giovedì 4 maggio con una presentazione sontuosa. La città sarda di Alghero ha risposto nella maniera migliore con un mare di gente ad assistere alla presentazione.
Sul palco la scenografia è semplice ma efficace: un gigantesco numero 100. La prima formazione a sfilare è la Astana. Gli otto uomini di celeste vestito vengono accolti con un boato. Commozione, molta, nel vedere i volti tirati e poco sorridenti di quelli che sino a pochi giorni fa erano i compagni, gli amici di Michele Scarponi. I dorsali gara vanno dal 22 al 29. Manca il 21, quello di solito assegnato al capitano e in questa edizione il capitano sarebbe stato proprio Scarponi. Quella del compianto ciclista marchigiano sarà un vuoto non facilmente colmabile. “Siamo in otto, ma è come se corressimo in nove“, ha detto Paolo Tiralongo.
Dopo la formazione kazaka sul palco salgono le altre diciassette formazioni, ultima quella del campione uscente Vincenzo Nibali. Numero uno di dorsale e l’opportunità di poter cogliere il suo terzo successo, raggiungendo nell’albo d’oro Gino Bartali e Felice Gimondi. “Sono molto motivato e la squadra è ben affiatata. Siamo pronti“, ha detto lo Squalo dello Stretto.
Oltre al siracusano Tiralongo e al messinese Nibali in gara ci saranno anche il palermitano Giovanni Visconti e l’agrigentino Salvatore Puccio. Tutti elementi validi, capaci di poter ottenere soddisfazioni personali. Ci siamo, dunque, è giunto il momento di scaldare i motori in vista della tappa iniziale. La Alghero – Olbia assegnerà la prima maglia rosa di questa edizione. Lo spettacolo può avere inizio.