Non c’è due senza tre. Dopo Roccella e Castrovillari, l’Acr Messina ha offerto una nuova prova di forza sul campo del Dattilo, in cui avevano subito la loro fin qui unica sconfitta i “cugini” del Fc, che occupano adesso l’ultimo gradino del podio. Nel giorno del secondo passo falso dell’Acireale capolista, i tre punti conquistati valgono doppio.
In fase di analisi è giusto evidenziare che la formazione del centro trapanese ha perso cinque delle ultime sei gare disputate, battendo soltanto il Troina da fine ottobre, ma in casa aveva già ottenuto tre vittorie, superando anche il Roccella.
L’eventuale unione d’intenti dell’attuale proprietà con una cordata trapanese è fin qui soltanto un’indiscrezione senza fondamento e si saprà soltanto in estate se il calcio granata ripartirà davvero dal titolo della matricola gialloverde.
La reazione mostrata dalla formazione di Raffaele Novelli nel corso della ripresa, dopo l’iniziale svantaggio maturato per mano di Vito Lupo, vecchia conoscenza del calcio messinese, conferma i progressi di un gruppo che ha tantissima qualità, alternative di spessore in ogni ruolo e sta acquisendo adesso anche la necessaria consapevolezza.
Ciro Foggia ha già firmato sei reti ed è il secondo migliore marcatore del torneo insieme all’argentino Gaston Corado, che al “Franco Scoglio” una settimana fa non è però riuscito a trasformare il penalty del possibile pareggio per il Castrovillari, e al messinese Antonio Cannavò, consueto trascinatore del Licata. Fin qui ha fatto meglio soltanto il bomber del Santa Maria Cilento Domenico Maggio, che un anno fa era stato obiettivo del ds del Fc Messina Davide Morello.
Se Domenico Aliperta si sta confermando leader del centrocampo, Sergio Sabatino è sempre più incisivo in difesa e al “Provinciale” di Trapani ha firmato anche lo splendido assist per il 2-1 di Foggia, con un lancio di grande precisione dalla sua metà campo. In avanti infine funziona la staffetta tra Mauro Bollino, Pietro Arcidiacono e Simone Addessi, con l’ex Cavese pienamente ristabilito dopo le iniziali difficoltà.
Dopo la sosta natalizia la rosa potrebbe essere finalmente al completo. Salvatore Manfrellotti completerà un attacco grandi firme, in cui paradossalmente sarà complicato fare accomodare in panchina almeno due over.
A centrocampo potrebbe finalmente sbloccarsi la posizione del caraibico Pierre Kareem Zaine. Il segretario Claudio Cammarata lavora infatti all’ottenimento del transfer, che si è comunque rivelato ben più complicato delle iniziali attese.
Con la sessione invernale estesa di due mesi, lo staff tecnico ha ribadito che la migliore operazione di mercato sarà rappresentata dalla conferma in blocco dell’attuale organico, che comunque non sembra in discussione.
Il presidente Pietro Sciotto non ha nascosto la sua soddisfazione per il lavoro condotto in estate con il nuovo socio Carmine Del Regno, presente all’ultima uscita casalinga, e il direttore sportivo in pectore Cocchino D’Eboli, che si è confermato grande conoscitore della categoria.
Il 2021 potrebbe rappresentare l’anno del definitivo riscatto. Una concorrenza non irresistibile e l’oggettiva competitività della rosa giallorossa legittimano finalmente quei sogni di gloria regolarmente posticipati nell’ultimo triennio, in cui i reiterati cambi di scenari e di uomini avevano vanificato ambizioni e proclami.