L’Acr Messina non sarà più totalmente in mano alla famiglia Sciotto. Il 26 luglio 2017, dopo la rinuncia alla C da parte dell’omonima società presieduta da Franco Proto, il calcio peloritano ripartì per l’ennesima volta dai Dilettanti, con un nuovo sodalizio, che versò 150mila euro a fondo perduto per assicurarsi un posto.
Nello studio del notaio Pierangela Pitrone, Pietro Sciotto divenne ufficialmente il presidente del club. L’imprenditore attivo nel ramo dell’automotive, acquisì il 90% delle quote, mentre il restante 10% andò al fratello, l’avvocato Matteo. Adesso il 30% del pacchetto azionario passerà in mano all’imprenditore Carmelo Del Regno, affiancato dal socio Enzo Bove. I due gestiscono supermercati, ristoranti, pizzerie e bar in Campania.
In giornata Sciotto si è recato a Salerno, dove si tratterà per altre 24 ore, per incontrare nuovamente i futuri compagni di avventura. Martedì, dopo una serie di incontri già programmati in agenda, dovrebbero essere ufficializzati i nomi dei nuovi direttore generale e allenatore. Nell’organigramma non comparirà però l’ex dirigente di Paganese ed Ebolitana Cocchino D’Eboli, a più riprese affiancato al club in questi giorni.
Con l’aiuto dei nuovi compagni di avventura, Sciotto dovrà provare a riconquistare una credibilità compromessa nell’ultimo triennio da troppi cambi di scenari e di uomini, sia dietro una scrivania che a bordo campo. Improbabile invece la possibilità di un dialogo con la proprietà del Fc Messina, che soltanto a poche ore dalla formalizzazione dell’accordo tra l’Acr e la cordata campana, ha provato a riallacciare un dialogo di fatto interrotto l’estate precedente.
Il presidente Rocco Arena, dalla Spagna, dove era rientrato dopo alcuni giorni trascorsi in riva allo Stretto, ha provato a fissare un colloquio telefonico con la controparte, tramite il consulente esterno Leonardo Limatola. Ma dopo alcune settimane di trattative, Sciotto aveva ormai già scelto di percorrere altre strade. All’orizzonte c’è quindi un’altra annata con due squadre della città dello Stretto ai nastri di partenza.
Nel girone I confluiranno ben dieci formazioni siciliane, con le new entry Sant’Agata, Dattilo e Paternò. Scontata la presenza di cinque formazioni calabresi (Cittanovese, Castrovillari, il Rende retrocesso dalla C, Roccella e la matricola San Luca). Resta da capire chi occuperà le tre caselle residue. Probabile la designazione di tre campane (retrocesso il San Tommaso, restano Giugliano, Nola e Savoia, ma anche tante formazioni che l’anno scorso erano spalmate tra i gironi G e H). Ma non sono da escludere soluzioni alternative: a un anno di distanza potrebbe toccare nuovamente ai lucani del Rotonda.