Si è tenuto in Sala Giunta l’atteso confronto tra l’Acr e il Fc Messina sulla questione stadi. A rappresentare la società di proprietà della famiglia Sciotto il presidente del Camaro Antonio D’Arrigo e il direttore generale uscente Giuseppe Cicciari.
Per la controparte Rocco Arena, presidente del Fc Messina, nato dalle ceneri del Città, affiancato dal consigliere di amministrazione Franco Mento, autore del progetto di riqualificazione del “Celeste”, già sottoposto a Franco Proto nell’estate 2017. Presenti il sindaco Cateno De Luca, l’assessore allo sport Giuseppe Scattareggia, il dirigente del Dipartimento Sport Salvatore De Francesco e i consiglieri comunali Salvatore Serra, Giovanni Caruso e Giandomenico La Fauci.
Come è ormai tradizione, sui social del primo cittadino è stato pubblicato il verbale dell’incontro. L’Acr ha chiesto l’utilizzo in via esclusiva dello stadio “Franco Scoglio”, impegnandosi ad effettuare interventi migliorativi. Arena ha chiesto anche il “Giovanni Celeste”, promettendo il ripristino di foresteria, mensa e spazi attinenti allo stadio di San Filippo e la creazione di un museo permanente del Fc Messina presso la struttura di via Oreto.
Entrambe le società attendono dal Comune il nulla osta propedeutico all’iscrizione al prossimo campionato, che – si legge nel documento sottoscritto dal primo cittadino e dalle parti – verrà rilasciato entro venerdì 28 giugno a seguito delle dovute verifiche amministrative. Venerdì, alle ore 15, è convocata una nuova riunione.
De Luca ha chiarito che il progetto migliorativo delle strutture, che le società dovranno presentare a stretto giro, entro le ore 12 di mercoledì 26 giugno, verrà valutato da una Commissione tecnica interna all’Ente, presieduta e individuata da De Francesco, i cui componenti saranno legati al Dipartimento Immobili Comunali. Acr e Fc potranno effettuare un sopralluogo con tecnici di fiducia negli impianti.
Il sindaco, che ha auspicato ancora una volta la convergenza verso un’unica società, ha chiarito che la riqualificazione non garantirà alcuna “premialità” nell’ambito del bando per l’affidamento definitivo degli stadi, i cui schemi di gestione dopo l’approvazione della Giunta sono allo studio del consiglio. In pratica, nessun canale preferenziale, nonostante gli investimenti nelle strutture. Non potrebbe essere altrimenti, considerando che si tratta di una gara ad evidenza pubblica.
“La società aggiudicataria – si legge ancora – dovrà comunque garantire l’utilizzo dell’impianto all’altra società secondo le vigenti tariffe comunali per lo svolgimento delle gare, che non subiranno alcuna modifica” durante questa fase transitoria. L’atto di affidamento provvisorio sarà subordinato al parere del civico consesso. Fino alle ore 17 di oggi il Comune è disponibile a recepire e votare positivamente una proposta congiunta formulata dalle due società. Ma, considerando che a Palazzo Zanca è già andato in scena il primo derby stagionale, i tempi ci sembrano troppi ridotti per arrivare davvero a un accordo condiviso.