Difficile ma non impossibile. L’Acquedolci si appresta ad affrontare il Giarre capolista solitaria, unica squadra a punteggio pieno e capace di rispettare i pronostici della vigilia, che indicavano i gialloblù tra le compagini più accreditate per il salto di categoria. I nebroidei, però, sono specializzati in sorprese, esattamente come successo in quel di Siracusa alla seconda giornata, per il primo e storico successo in Eccellenza. Può sembrare banale, ma dopo tutto la squadra di Perdicucci potrà sfoderare quella leggerezza e quell’entusiasmo mostrato nelle prime quattro uscite di campionato.
Dopo l’Igea in Coppa Italia, il Siracusa e l’Enna in campionato, ecco un’altra big sulla strada dell’Acquedolci, ma Mariano Russo non si sente affatto sconfitto in partenza: “Avremo di fronte una squadra forte, costruita per puntare alla vittoria del campionato e che verrà al “Fresina” a giocare per i tre punti – ha dichiarato il difensore –. Sappiamo che noi per loro rappresentiamo il classico avversario da battere a tutti i costi se vogliono continuare a guardare tutti dall’alto in basso. Ma siamo una squadra tosta e se il Giarre vorrà i tre punti dovrà sudarseli. È scontato dirlo, ma ogni partita va giocata, non c’è una sola gara decisa ancora prima del calcio d’inizio, quindi sta a noi dare il massimo”.
Russo è tra i giocatori arrivati in estate, ma è anche tra i più esperti della rosa. Nonostante l’età media molto bassa, il difensore nebroideo crede fortemente nelle possibilità di salvezza dei biancoverdi ed elogia l’operato della società: “Credo fortemente in questo progetto, altrimenti non sarei qui. Rispetto agli ultimi due campionati la squadra è cambiata molto e la società ha operato diversi cambiamenti puntando su ragazzi di indiscusse qualità. C’è solo da abituarsi alla categoria ed essere più consapevoli della propria forza. In questa rosa a conoscere l’Eccellenza siamo in pochi, ma posso assicurare che molti ragazzi che giocano con noi sono già all’altezza di questa categoria, almeno sotto l’aspetto tecnico. In certi campi, poi, serve quel pizzico di malizia in più che si apprende con l’esperienza, ma fino a quando non ce l’hai la subisci”.
Sulla società, il difensore aggiunge: “È un punto di forza importante, ci lascia lavorare in tranquillità senza farci sentire la minima pressione e questo può costituire un fattore in più, soprattutto se hai una rosa molto giovane come la nostra. Questo campionato rappresenta un banco di prova anche per loro, ma hanno comprato i giocatori giusti, affidandosi anche a persone che conoscono la categoria”.
Russo però si mangia le mani per la sconfitta di Enna: “Giocavamo contro una formazione attrezzata per un campionato di vertice, ma questa differenza di valori tecnici non si è vista. Sono le classiche sconfitte che arrivano a causa di alcune ingenuità. Se solo fossimo stati più convinti dei nostri mezzi e avessimo creduto di più in noi stessi sono certo che saremmo tornati a casa con un risultato positivo”.