L’eco dell’entusiasmo per il raggiungimento di un traguardo storico per l’Acquedolci è ancora ben presente in paese e non potrebbe essere altrimenti. La piccola realtà dei Nebrodi il prossimo anno se la vedrà in Eccellenza affrontando molte realtà competitive del panorama provinciale e regionale.
Un traguardo meritato, frutto di una scalata rapida ma non per questo semplice, frutto della programmazione e dell’oculatezza con cui ha operato la società biancoverde negli ultimi anni. La stagione interrotta prematuramente per via della pandemia ha rappresentato un piccolo antipasto per i ragazzi di mister Perdicucci, che hanno tenuto testa ad un’autentica corazzata come l’Igea.
L’Acquedolci, per buona parte della stagione, ha guardato tutti dall’alto in basso, tracciando un autentico solco con il resto del campionato, prima che i giallorossi mettessero la freccia agguantando la vetta. Il secondo posto, però, ha consentito comunque a Calabrese e compagni di assicurarsi l’ammissione in Eccellenza, mandando in estasi un intero paese.
Mentre un paese sogna, Pippo Perdicucci, appena riconfermato, da allenatore di una matricola sa di dovere affrontare il futuro con orgoglio per quanto fatto finora ma anche con realismo: “Siamo consapevoli che ci aspetterà un campionato difficile, ma siamo orgogliosi per aver regalato una gioia immensa ad una cittadina che sarà rappresentata in alcuni dei campi più importanti del panorama regionale. È giusto che i tifosi si godano il momento”.
La scalata compiuta in pochi anni è stata irresistibile: “Quanto fatto da questa società è incredibile. Sette anni fa siamo ripartiti dalla Terza Categoria e ora siamo in Eccellenza. Dall’altro lato tocca a noi continuare su questa strada: saremo una matricola ma non vogliamo essere una meteora, ogni partita sarà una festa e questo renderà tutto ancora più bello. Affronteremo società che hanno trascorsi anche nel professionismo, fino a pochi anni fa ci sembrava pura utopia”.
L’Acquedolci della prossima stagione ripartirà dallo zoccolo duro della rosa che ha raggiunto l’Eccellenza, ma intanto Perdicucci deve fare i conti anche con qualche addio importante: “Le partenze di Saro Iuculano, Carlo Aiello e Tindaro Calabrese sono originate da motivi differenti. Saro e Carlo hanno scelto di non proseguire con noi, in quanto l’impegno era incompatibile con il loro lavoro. Tindaro ha ricevuto un’offerta irrinunciabile dalla Promozione e ha scelto di non proseguire, ma tutti e tre sarebbero stati riconfermati tranquillamente. Anzi, colgo l’occasione per ringraziarli dell’impegno profuso per il raggiungimento di questo obiettivo”.
Si ripartirà da almeno sei volti nuovi: “Siamo contenti del rinnovi del centrocampista Alessandro Truglio e del difensore Marco Crascì, che mostreranno le proprie qualità anche nella categoria superiore, ma presto ci saranno altre conferme. Calciatori come Frisenda, Zingales ed entrambi i Collura saranno con anche il prossimo anno per dare un segnale di continuità con il recente passato. Non abbiamo intenzione di smantellare la rosa”.
Il mercato in entrata sarà oculato, perché prima di tutto occorre salvaguardare il futuro della società: “Abbiamo preso l’attaccante argentino Santiago Pasavich, che lo scorso dicembre è approdato al Gioiosa, ma non sarà il nostro unico innesto. Sicuramente ingaggeremo due difensori, un centrocampista e un attaccante, senza dimenticare il mercato degli under, che sarà molto importante, a partire dal portiere, altra casella mancante in questo momento. Sarà un mercato difficile per tutti: la pandemia ha indebolito il tessuto economico di tutto il territorio, così ci vorranno ancora più idee per valorizzare gli investimenti. Sarebbe assurdo da parte nostra pensare a investimenti folli: metteremmo a rischio la vita della società. Noi invece vogliamo continuare a essere presenti e a fare calcio anche dopo l’esperienza di questa stagione”.