Il sindaco Renato Accorinti si sta tenendo aggiornato sugli sviluppi dell’incontro catanese tra Pietro Lo Monaco e Natale Stracuzzi e la sua apertura alla nuova proprietà (ancora “in pectore”) è immediata: “Siamo disponibili a sederci per discutere con loro non appena formalizzeranno l’acquisto. Faremo il tifo come sempre, cercando di supportarli al meglio. A noi può fare soltanto piacere che il calcio riparta di slancio”.
Il riferimento è alle strutture, spesso oggetto di discussione con la precedente proprietà, nonostante la messa a norma del San Filippo: “Il Messina avrà da subito due impianti a disposizione, ovvero gli stadi cittadini. Se sono davvero seri e vogliono investire in un’ottica pluriennale, con una programmazione adeguata, possiamo anche superare la consuetudine dell’affidamento annuale e portare in consiglio comunale un progetto mirato ad un diverso sfruttamento, ma è un dialogo che dovrà coinvolgere la città”.
Il riferimento è in particolare alle giovanili, che nel corso della gestione Lo Monaco hanno scelto Monforte San Giorgio, già quartier generale del Milazzo, come sede degli allenamenti. “Nello sport si può e si deve programmare – ribadisce Accorinti – Invito questi imprenditori a valutare il progetto che ipotizza la realizzazione di un manto in sintetico al “Celeste”, dove l’erba naturale ha sempre una tenuta precaria, proprio per come venne concepito lo stadio. Noi come Amministrazione possiamo fare da intermediari anche per il riutilizzo del “XXIV° Artiglieria”. Quando giocavo nelle giovanili dell’ACR, da ragazzo, mi allenavo lì. Investendo poche risorse potrebbero avere addirittura un terzo a campo a disposizione. È fondamentale avere le idee chiare e scommettere sul vivaio. Se hai allenatori bravi nelle giovanili e ti formi in casa i campioni del futuro in caso diventa tutto più semplice”.
Su un punto Accorinti invece è intransigente: il debito di 200.000 € accumulato dalle precedenti gestioni dovrà essere saldato: “L’ACR purtroppo ha un passivo che va onorato. Tutti gli altri creditori chiedono la restituzione dei loro soldi e prima o poi dovrà farlo anche Palazzo Zanca, che è pressato dalla Corte dei Conti…”.
Nessun contatto invece con la precedente proprietà: “Ripeto, Lo Monaco non lo sento da mesi. E sui campi che voleva realizzare in città, al di là delle difficoltà riscontrate dai dipartimenti comunali coinvolti, fu lui stesso a rinunciare. Fece un passo indietro, forse perché immaginava già il disimpegno annunciato nei mesi successivi”.
Capitolo concerti. Proprio alla nostra testata Accorinti annunciò l’intenzione di rimettere a norma il PalaRescifina di San Filippo, non soltanto per eventi sportivi: “Manca poco. Attendiamo il sopralluogo della Commissione di Vigilanza, che dovrà verificare se già così la struttura è disponibile. Speriamo di ottenere presto il collaudo definitivo. Vogliamo la carta scritta, un documento ufficiale”.
Dopo due anni di attesa e qualche polemica, perché proprio da lì partì la sua campagna elettorale, il primo cittadino è soddisfatto per i lavori avviati al campo di atletica Santamaria: “Si sta lavorando per rendere idoneo finalmente anche l’ex Gil. Il Comune, come sempre, non aveva fondi sufficienti a disposizione. Allora abbiamo affidato ad altri il rifacimento dei servizi igienici e la realizzazione di una copertura, perché oggi se piove o c’è grande calura un corridore non sa mai dove ripararsi…”. La Protezione Civile utilizza infatti l’ex Gil come “punto di ritrovo” in caso di terremoto o altre emergenze naturali. Con il Comune è stata quindi concordata, con una formula singolare ed innovativa, l’effettuazione dei lavori di messa a norma. “Serviva principalmente a loro, ma i benefici saranno anche per l’utenza” conclude soddisfatto Accorinti, che sulla riqualificazione degli impianti sportivi continua a scommettere con decisione.