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A Pensabene la panchina dell’Acr: è già a Messina. Contattato anche Zichella

Chiusa la parentesi Zeman, l’Acr ha già scelto il nuovo allenatore, il quarto dell’ennesima stagione travagliata. Il patron Pietro Sciotto ha congedato il figlio d’arte, che venerdì saluterà per l’ultima volta la squadra. Le parti si lasciano serenamente, a differenza di quanto avvenuto in passato con altri tecnici, Modica e Biagioni su tutti.

A rimpiazzare Zeman sarà un ex, il palermitano Andrea Pensabene, che a Messina vanta una brevissima esperienza nel 2011, nell’Acr 2.0 nato dalle ceneri del vecchio Fc. Dopo i trascorsi nelle giovanili rosanero, si affermò guidando l’Isernia alla promozione in C2, Martina, Paganese e la rivelazione Ebolitana, condotta anch’essa tra i professionisti.

Andrea Pensabene
Andrea Pensabene torna a Messina dopo nove anni

Al Sud, in un curriculum sterminato, le esperienze con Trapani, Sciacca, Nissa, Gela, Turris e Sapri. In provincia di Messina è già stato a Milazzo e Barcellona. Pensabene è già stato avvistato in città e nella giornata di venerdì è atteso l’annuncio ufficiale della sua designazione, mentre sabato dovrebbe presentarsi in conferenza, chiudendo anche le due settimane di silenzio stampa del club.

Il tecnico palermitano ha iniziato la stagione con l’ambizioso Paternò, attuale capolista del campionato di Eccellenza, guidato adesso da un altro ex Acr, il messinese Gaetano Catalano. L’addio anticipato ai catanesi, che hanno iniziato il torneo con Pippo Strano in panchina, di fatto consente a Pensabene di legarsi a un altro club nell’annata 2019-2020.

Giovanni Zichella
Giovanni Zichella ha guidato per due anni il Teramo

La società sembra avere preferito il profilo di un tecnico che conosce a menadito il girone meridionale dopo avere valutato con decisione anche il pugliese Giovanni Zichella. Raggiunto telefonicamente a Torino, sua città d’adozione, ha confermato i contatti con il Messina: “Non posso nasconderlo. Ho parlato con il direttore sportivo Pasquale Leonardo, anche se non c’è ancora nulla di definito”.

Per lui un’esperienza ventennale nel settore giovanile granata. Poi tre anni nel Val d’Aosta, con una D vinta, due secondi posti a Chieri, la parentesi da vice di Antonino Asta nel Feralpisalò, e infine il biennio in C a Teramo, prima da secondo dello stesso Asta e poi da capo allenatore, con una salvezza prima della brusca separazione.

Avella
Avella in uscita (foto Nino La Macchia)

Ai nostri microfoni, Zichella si è dimostrato ben documentato: “So che il Messina è un po’ di difficoltà, ma in rosa ci sono singoli importanti. Ho allenato per anni Emiliano, nel settore giovanile del Torino e poi in Valle d’Aosta. Ho affrontato tante volte da avversari Arcidiacono e Danza. Conosco meno gli under, ma gli over sono di valore”.

Già affiancato ad altri club di C e di D, sembra però destinato a posticipare il suo ritorno in panchina. Chiuso il rapporto con Zeman e il vice Quintieri, che dimettendosi non graveranno più sul libro paga, la famiglia Sciotto ha scelto Pensabene per dare una scossa a una stagione iniziata male e non ancora raddrizzata.

Arcidiacono
Anche Arcidiacono è fresco di ritorno a Messina (foto Nino La Macchia)

Al tecnico palermitano il compito di allontanare la zona play-out, distante sei lunghezze, e riavvicinare magari i play-off, lontani adesso nove punti, con quattro formazioni in mezzo. Una di queste è la Cittanovese dell’ex Crucitti, da affrontare, battere e superare domenica. Ma Pensabene dovrà soprattutto ridare smalto e risultati a una squadra sprofondata in un preoccupante anonimato, dopo un’estate di proclami e ben altre ambizioni.

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