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Messina

A Messina nasce una piattaforma per la stampa in 3D a supporto degli ospedali

Nel pieno dell’imperversare dell’emergenza sanitaria, dovuta al Covid-19, che sta mettendo in ginocchio l’Italia, i 3D makers di tutta Italia si sono riuniti nella piattaforma AirFactories.org.

Nata da un’idea del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, dell’incubatore d’imprese Innesta, dello spinoff Smartme.IO e della startup innovativa Neural, Air Factories è la prima “fabbrica distribuita”. Una piattaforma no-profit che, non solo mette in connessione più entità pubblico-private con lo scopo di scambiare rapidamente idee e informazioni, tra cittadini, ricercatori, startup e aziende che lavorano nel campo della prototipazione rapida e delle tecnologie innovative, ma si occupa anche di produzione, distribuendo tra i 3D makers le richieste provenienti dal fronte dell’emergenza.

stampa in 3D
La stampa in 3D consente di accorciare tempi e costi

La piattaforma è anche centro di controllo e coordinamento per la realizzazione di componenti e prototipi. Le informazioni presenti nella piattaforma fungono da guida per gli utenti, al fine di rendere questo rapporto sinergico ed efficace, sul territorio nazionale e oltre. Inoltre, la piattaforma è anche luogo in cui innovare e proporre soluzioni alternative. La piattaforma prevede la geo-localizzazione di tutte le macchine che danno disponibilità volontaria. L’azienda ospedaliera in emergenza potrà effettuare una call richiedendo uno specifico componente o sistema di emergenza. AirFactories.org è anche una libreria da cui scaricare i file dei modelli già testati positivamente e utilizzati al fine di garantire il miglior prodotto possibile. Inoltre, il supporto dei membri non è solo materiale (per la realizzazione componente), ma anche immateriale per la progettazione o il miglioramento del sistema proposto dal richiedente.

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