Per chiarire quanto sia stata faticosa la scalata all’ACR Messina basta il “climax” dell’amministrativista Giovanni Giacoppo: “È stata una trattativa dura, complicata, difficile. Siamo soddisfatti perché si è conclusa. Ci abbiamo messo tanta buona volontà e speriamo che adesso inizi un’era nuova per la società”. Lo scambio di documenti contabili avvenuto in giornata è stato decisivo ma la trattativa è proseguita fino ai momenti immediatamente antecedenti alla firma, concretizzatasi alle 20,34: “Abbiamo limato gli ultimi dettagli direttamente dal notaio. Eravamo d’altronde determinati a chiudere una storia infinita”.
Lo Monaco si è accontentato di una cifra leggermente inferiore a quella diffusa in precedenza dalla stampa: “Gli sono stati consegnati degli assegni circolari per complessivi 173.000 €, che coprono i 50.000 € dell’iscrizione in D e parte delle somme che spetteranno alla società come “premio di valorizzazione”. Somme queste ultime che quindi la società recupererà. Gli introiti derivanti dagli ulteriori crediti vantati dal club (circa 200.000 € di sponsorizzazioni mai incassate secondo indiscrezioni in nostro possesso, ndc) gli saranno girati soltanto se dovessero maturare. Sono legati infatti a contenziosi giudiziari che non si sbloccheranno a breve”.
La proprietà subentrante ha cercato di mettersi al riparo da eventuali sorprese che potrebbero emergere nelle prossime settimane: “Siamo confortati dalle cautele che abbiamo adottato, anche se avrei voluto magari ottenere qualcosa in più. Il bilancio ufficiale non è mai stato approvato dall’assemblea dei soci. Per cui Lo Monaco ha sottoscritto lo stato patrimoniale provvisorio e firmato una “manleva” che ci solleva dai debiti non iscritti a bilancio alla data del 31 luglio 2015. Purtroppo in questi casi è probabile che la società possa essere chiamata a rispondere comunque dei debiti, almeno in parte”.
Già distribuite le quote societarie tra i quattro nuovi soci: “Sono state revocate le precedenti cariche e Stracuzzi, che detiene il 48% delle quote dell’ACR Messina, è già stato designato nuovo amministratore unico. Il 40% è andato ad Oliveri, il 10% a Gugliotta (titolare della “Antares”, una ditta attiva nel ramo delle costruzioni, ndc) mentre il restante 2% è in mano a Micali (già presidente del Forza Calcio Messina, società appena ripescata in Eccellenza che sarà affiliata alla prima squadra, ndc)”.
Una nota a margine la merita Lo Monaco. Il commercialista Isidoro Torrisi ai nostri microfoni assicurò che l’ormai ex massimo dirigente aveva effettuato ingenti investimenti negli ultimi diciotto mesi. Da Giacoppo arriva una conferma: “I bilanci che abbiamo visionato certificano che ha versato, sotto forma di anticipazioni, un milione e 100.000 € dall’1 gennaio 2014 ad oggi, che hanno abbattuto perdite d’esercizio pari a 700.000 €”. Senza questi versamenti oggi Stracuzzi avrebbe ereditato un club molto più indebitato, con un disavanzo praticamente doppio rispetto a quello cristallizzato nello stato patrimoniale provvisorio (712.000 €).