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A Gesso la “6ª Rassegna Popolare Ibbisota”. Tra musica, sfilate e… cannoli

Il 16 agosto a Gesso si svolgerà la sesta edizione della “6ª Rassegna Popolare Ibbisota” che racchiuderà musica, balli, canti, sfilate e soprattutto le tradizioni dello splendido borgo messinese. Da più di 5 anni i giovani ragazzi di Gesso, che si sono costituiti in un’associazione, si occupano della promozione culturale della manifestazione, il cui obbiettivo è riportare al giorno d’oggi le tradizioni agro-pastorali e gastronomiche. Gesso è situato a quota 265 mt nei monti peloritani del Comune di Messina. Il suo nome deriva dal minerale (in latino Gypsum) che veniva estratto da numerose cave esistenti nella zona, attività cessata negli anni sessanta del secolo scorso. Da Gesso si possono ammirare l’Etna, il Tindari, Capo Milazzo e l’arcipelago Eoliano.

La locandina della Sagra del Cannolo

Nella Chiesa dei frati Cappuccini e la Chiesa Madre sono custodite la tela “La strage degli Innocenti” del Paladino (1700), la “Natività” in tela di Antonio Catalano (1600), la statua di Sant’Antonio Abate realizzata dallo scultore Gregorio Zappalà, una scultura rinascimentale in marmo della “Madonna del Soccorso”, attribuita al Montorsoli, un’altra “Madonna” scolpita in legno d’autore ignoto e una tela “Gesù Cristo, la Madonna e le Anime Purganti” attribuita senza dubbi a Onofrio Gabrieli nato e morto a Gesso (1619-1706). La Rassegna Popolare Ibbisota si può considerare come un expo universale della sicilianità. “Il nostro sogno è quello di tutelare e rivalorizzare le tradizioni dei nostri nonni. Insieme al nostro gruppo di ragazzi lavoriamo faticosamente tutto l’anno per l’evento. L’obiettivo è quello di far diventare questa rassegna un punto di riferimento della cultura siciliana, proprio nel nostro splendido villaggio”. Nelle edizioni precedenti, tra carretti siciliani, pupi, abiti d’epoca, letture, dolci e balli tradizionali, ci sono state oltre 5mila le presenze. Quest’anno inoltre si svolgerà la degustazione di uno dei tipici prodotti dello street food messinese, il Pitone, realizzato e cucinato ad arte dalla Pitoneria Portella, partnership della sesta edizione. Ad accompagnare questa prelibatezza messinese non poteva mancare una bevanda altrettanto buona e messinese, per cui grazie al supporto e alla partnership del Birrificio Messina si potrà degustare la buonissima Birra “cruda” dello stretto alla spina. A grande richiesta, a conclusione delle degustazioni dei prodotti tipici siciliani e messinesi, l’associazione di pasticceria Siciliana “Duciezio” e il Maestro pasticcere messinese Lillo Freni, realizzeranno dal vivo e spiegandone tutti i passaggi) la Cassata Siciliana da oltre 200 kg. Sarà presente inoltre una nuova tipologia del cannolo siciliano che, oltre i gusti già presenti (ricotta, gianduia e pistacchio), vuole rievocare le antiche usanze e viene realizzato con un antico frutto che proprio a Gesso era molto presente nella campagne, ossia l’Amarena. Questa nuova variante si chiamerà per questi motivi “Cannolo Ibbisoto” e sarà a base di Ricotta, Miele, Noci e Amarena. Ad accompagnare la manifestazione saranno il gruppo Folck dei “Cariddi” capitanati dal maestro Tobia Rinaldo, il gruppo dei “Sunaturi”, i balli arabi delle Ninfe del Deserto della bravissima maestra Maria Grazia de Seta, la sfilata dei carretti siciliani delle famiglie Molonia e Todaro, la poesia dialettale di Pippo B. Bonaccorso, i Triuli Spekears Salvo, Ramona e Giovanni, e lo spettacolo dei pupi siciliani dei fratelli Napoli di Catania, le esposizioni dei quadri dell’artista Messinese Domenico Santangelo, la diretta WEB di Tre Uomini e una Radio con Peppe Rizzo e Gennaro e la possibilità di visitare il noto Museo “Musica e Cultura dei peloritani” preziosa reliquia di sicilianità che da oltre 20 anni custodisce nelle proprie mura, diretto dall’Associazione Kiklos del dott. Salvatore Bombaci e il curatore scientifico Mario Sarica, e la visita guidata alla chiesa madre di Sant’Antonio Abate da parte del Dott. Giuseppe Finocchio. Sarà possibile ammirare inoltre un’estemporanea della maestra infioratrice Maria Giovanna Dolcezza, realizzata con una tecnica particolare di polvere di marmo. A contornare e abbellire l’evento è prevista anche la presenza dei mercatini d’artigianato.

Pietro Fazio

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