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A Consolo e Rinaldi la XIV^ “Racchetta di legno”. A Maisano il Premio Andaloro

Si è svolto al Circoletto dei Laghi il classico appuntamento del tennis amarcord giunto quest’anno alla 14esima edizione. Sempre numerosi i partecipanti, appassionati della racchetta, che si sono sfidati in un torneo di doppio giallo impugnando i vecchi telai in legno, rispolverati per l’occasione, ed indossando completini rigorosamente bianchi come da tradizione. Dopo tre turni preliminari si sono disputate le semifinali e a seguire la finale dove a spuntarla sono stati Fausto Consolo e Domenico Rinaldi su Ivan Romeo e Davide Donato.

Andaloro
Caterina e Fabrizio Andaloro premiano Nunzio Maisano

La cerimonia di premiazione presenziata dal direttore del torneo Roberto Branca, che è stato coadiuvato da Claudio Paladino e Giulia Sottile, ha concluso la bella giornata di sport che ha riscosso anche quest’anno grande successo e partecipazione. Un premio è andato anche al più piccolo partecipante al torneo, Giorgio Pantò di undici anni. La manifestazione è riuscita a divertire e coinvolgere in un tuffo nel passato tutti i partecipanti affascinati dall’utilizzo delle vecchie racchette in legno quali la Maxima Torneo De Luxe, la Dunlop Maxiply Fort, la Rossignol, la Donnay Pro Borg, la Slazenger, la Yamaha 55, la Scaglia, la Spalding, la Wilson Jack Kramer, la Snauwert, la Lacoste.

Il torneo da nove anni è dedicato alla memoria di Filippo Andaloro, persona “speciale” rimasta nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo. Uno di questi è sicuramente Nunzio Maisano al quale è stato assegnato il premio intitolato al compianto Filippo che è stato consegnato dal figlio Fabrizio e dalla moglie Caterina Mondello. Momento di commozione è stato anche il ricordo, alla presenza di tutti i familiari, di Santino Paladino. Vittima del Covid, Paladino era stato sempre presente nelle passate edizioni del torneo, in veste di giocatore e organizzatore. È stato una “colonna” del Circoletto dei Laghi i cui dirigenti hanno espresso il desiderio di intitolargli l’impianto sportivo di contrada Margi. Un’altra menzione è andata a Giampiero Bono, grande appassionato di tennis e socio del circolo, anche lui sempre presente negli anni passati a questo evento, deceduto improvvisamente l’ottobre scorso.

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